Il cuore di Ray Wilkins non ha retto dopo l'infarto che lo ha colpito la notte tra il 30 e il 31 marzo scorso. L'ex centrocampista dei Chelsea, Manchester United e Milan si è spento al St George's Hospital di Londra a 61 anni. A darne notizia è stato il Chelsea: su Twitter il club di Stamford Bridge si dice "devastato" dal lutto. "Riposa in pace, Ray, ci mancherai terribilmente". Wilkins lascia la moglie Jackie e due figli, Ross e Jade.
Tra il 1984 e il 1987 Wilkins indossò la maglia del Milan, giocando 73 partite (2 gol). Per dieci anni aveva giocato nella nazionale inglese, facendo registrare 84 presenze e tre gol. Nel palmares di Wilkins come giocatore una FA Cup col Manchester United nel 1983 e un titolo di Scottish league coi Rangers Glasgow nel 1989.
Come allenatore aveva guidato Queens Park Rangers, Fulham e la Nazionale della Giordania oltre ad aver ricoperto per diversi anni il ruolo di vice-allenatore al Chelsea (dal 1998 al 2000, e dal 2008 al 2010).
Un paio di anni fa aveva fatto sapere di soffrire di alcolismo: "Avrei preferito affrontare ogni giorno il mio eterno rivale Graeme Souness che avere a che fare con questo problema",
disse durante un'intervista. I guai con la bottiglia lo avevano portato in carcere, dopo l'arresto per guida oltre i limiti di velocità e in stato di ebbrezza. Ma quella era stata la svolta per tentare di uscire dal tunnel.
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