MotoGp, Troy Bayliss: "Mafia spagnola"

Il pilota dopo il Gp di Valencia: "C'è qualcosa che vale la pena di guardare oggi in tv? Forse Il Padrino, parte 18"

MotoGp, Troy Bayliss: "Mafia spagnola"

Chi ama le moto non può accettare la porcheria iberica, e va da sé che un pilota come Troy Bayliss dice la sua. Senza peli sulla lingua. Per chi non lo sapesse, Bayliss è un pilota australiano che ha le carte in tavola per essere definito una mezza leggenda: tre volte campione del mondo in Superbike (2001, 2006 e 2008) ed emblema della Ducati. Certo, in MotoGp ha avuto meno fortuna. Ma Bayliss non è una fonte autorevole, è molto di più (oltre ad essere super-partes, dato che non risulta affatto essere un "rosicone italiano").

Ma cosa ha detto, Bayliss? Semplice: ha parlato di "mafia" spagnola. Già, proprio quell'etichetta mafiosa che tanto dà fastidio a noi italiani che, per contrappasso, viene applicata a Marquez, Lorenzo & Co. Il commento del pilota è piovuto su Twitter. Un'allusione che la dice lunga, lunghissima: "Anything worth watching on tele today? Maybe the #Godfather, part 18 #Mafia". Traduzione: "C'è qualcosa che vale la pena di guardare oggi in tv? Forse Il Padrino, parte 18". Ogni riferimento non è puramente casuale.

Se avete dei dubbi, basta leggere il "parte 18": quella di Valencia, infatti, era la diciottesima e ultima gara della stagione. Il cinguettio, inoltre - se ancora vi servono indizi - è stato postato dopo la conclusione della vergognosa disputa valenciana.

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