Il Tottenham di José Mourinho è più vivo che mai nonostante il brutto infortunio occorso qualche settimana fa ad Harry Kane che lo costringerà ai box fino quasi a fine stagione. Gli Spurs occupano attualmente il quinto posto della classifica a quota 37 punti, a meno quattro dal quarto posto occupato dal Chelsea di Frank Lampard che sta però continuando a rallentare e ha dilapidato un vantaggio di punti ben più corposo.
Il Tottenham nel tardo pomeriggio di ieri ha vinto per 2-0 contro il Manchester City del "nemico" giurato dello Special One Pep Guardiola e questo fa ancor di più il gioco del Liverpool di Klopp che ha ora 22 punti di vantaggio da amministrare proprio sui Citizens. Ai Reds bastano solo sei vittorie nelle prossime tredici partite per laurearsi nuovamente campioni d'Inghilterra trent'anni dopo l'ultima volta.
Come detto, gli Spurs hanno vinto per 2-0 grazie ai gol arrivati nella ripresa dal neo acquisto Bergwijn e dal coreano Son con i padroni di casa che hanno rischiato di capitolare nella prima frazione con Gundogan che ha però fallito il calcio di rigore del possibile vantaggio per il City. Sulla ribattuta del rigore Sterling cade per terra sul presunto contatto con il portiere Lloris ma l'arbitro dopo aver consultato il Var decide che non c'è stato contatto tra il portiere del Tottenham e l'attaccante del City.
Mourinho prima se la ride in panchina ma dopo 40", imbeccato dal suo vice, esplode nei confronti della terna arbitrale: prima si rivolte in malo modo al quarto uomo e poi si dirige in direzione dell'arbitro per richiedere il cartellino per simulazione a carico di Sterling che già ammonito per un precedente fallo, molto brutto, a inizio partita ai danni di Dele Alli avrebbe finito anzitempo la sua partita agevolando così, teoricamente, la partita per il City.
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— Sky Sport (@SkySport) February 3, 2020
Quando ti ricordano che #Sterling era già ammonito#SkySport #SkyPremier #TottenhamManCity pic.twitter.com/tJdM00wjv1
Lo Special One è più vivo che mai e non si è di certo dimenticato di essere oltre che un grande allenatore, un grande comunicatore in bene e in male.
I tifosi di Porto, Inter, Chelsea, Real Madrid e Manchester United, chi più chi meno sono sempre entrati in empatia con l'uomo venuto da Setubal e ora toccherà anche agli esigenti supporter del Tottenham cercare di costruire un rapporto particolare con Mou che ha solo un obiettivo per quest'anno: conquistare la qualificazione alla prossima edizione della Champions League.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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