Napoli. Si era messa bene. Poi è finita come quasi sempre accade di questi tempi. Gattuso è fuori pure dall'Europa League, «preso un gol assurdo» dice, fallito il quarto obiettivo sui 5 di inizio stagione. Agli ottavi va il Granada, bravo nel difendere il doppio vantaggio dell'andata attaccando, senza arretrare ma pressando ai limiti dell'area. Ovvio lo scopo, non far ragionare il Napoli in fase d'impostazione, obbligandolo spesso ai lanci lunghi e quindi al contropiede. Sulla carta quasi impossibile, l'impresa è diventata subito fattibile, merito di Zielinski e della sua serpentina conclusa in gol al 3'.
A sorpresa è venuto fuori il Granada, primo ad alzare i ritmi con il pressing e abile nel possesso palla oltre la propria metà campo: il palleggio aveva lo scopo di attirare fuori Koulibaly, schierato a sinistra in un'inedita difesa a tre e approfittare degli spazi lasciati liberi dal senegalese al centro dell'area. Il giochino è stato messo in atto con lucidità dal duo Foulquier-Montoro: cross del laterale e inserimento vincente di testa del centrocampista per l'1-1.
Gli egoismi di Politano e Insigne, e una traversa su punizione del capitano, sono stati gli unici sussulti fino all'intervallo. Nella ripresa gioco frammentario, la gara si è innervosita (11 ammoniti), meglio gli azzurri dopo l'ingresso di Mertens e la fiammata del 2-1 di Fabian Ruiz.
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