Il Napoli non si ferma più. Per niente sazio della Coppa, riprende a marciare anche in campionato. Due a zero al Verona e sogno (perché di questo si tratta) zona Champions tutt'altro che tramontato. Decidono Milik e il redivivo Lozano un match dove il Verona non ha demeritato ma che ha sottolineato la maturità dei partenopei, né rilassati né appagati.
Nonostante i due giorni in meno per recuperare rispetto alle ultime partite, i padroni di casa hanno comandato il gioco dopo il fischio d'inizio cercando d'imporre ritmi alti e profonde accelerate. Il Napoli non s'è impaurito, ha rischiato qualcosina perché si è convinto di partire da Ospina con palla tra i piedi, non sempre però l'uscita è stata pulita. Gli azzurri hanno iniziato a far benino a metà del primo tempo, quando hanno allargato il gioco sulle fasce, provato più volte il lancio lungo per costringere i veneti a ripiegare e iniziato a tirare da fuori area. Proprio di Zielinski la prima grande chance, con un destro dai venti metri ben parato da Silvestri. Enorme l'occasione sprecata dal Verona: più difficile da sbagliare che da segnare il tap-in a un metro dalla porta di Verre, dopo la conclusione volante di Faraoni. Quando i ritmi si abbassano, pur restando discreti, si registra il vantaggio azzurro: corner perfetto di Politano per la testa di Milik, difesa avversaria che concede spazi e tempo, incornata perfetta del polacco. Proprio lui, quattro gol in tre sfide contro il Verona (a cui segnò anche nel giorno del suo debutto in A), il più discusso del mercato, tanto che viene dato er sicuro partente nonostante il gol decisivo nella finale di coppa Italia. Gattuso vorrebbe tenerlo e non a caso ieri lo ha preferito all'intoccabile Mertens.
Da regolamento il gol annullato al Verona a inizio ripresa: il tocco di mani di Zaccagni vanifica il colpo di testa a colpo sicuro di Faraoni. Ti aspetti il Napoli, magari più fresco per essersi risparmiato nella frazione iniziale, invece sono ancora i padroni di casa a menare la danza, mantenendo quasi a sorpresa il ritmo elevato e la capacità di pressare ovunque.
Il momento decisivo durante le sostituzioni, Gattuso non rinuncia ad alcuna forza fresca per interrompere la verticalità dei veneti, Juric non ha altra scelta che rischiare: il cambio giusto si chiama Lozano, il grande dimenticato. Raddoppio e il Napoli va.TORINO-UDINESE 1-0 Con il gol di Belotti (unico giocatore ad andare in doppia cifra nelle ultime 5 stagioni di A) il Torino torna al successo che mancava dal 12 gennaio. Sirigu evita il pari.
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