La nuova serie A affila il tridente

Tra le big va di moda il trio d'attacco. Con il trequartista tipo Goetze. E con le ali, come piace a Mancini

La nuova serie A affila il tridente

Una Serie A sempre più affamata di gol. E' quella che sta nascendo in questa estate di colpi, affari in dirittura d'arrivo e sogni. Nonostante da tre stagioni di fila il campionato italiano abbatta la soglia delle mille marcature, 1.024 le reti realizzate nell'ultimo torneo, è ancora caccia al bomber sul mercato. Squadre a trazione anteriore sembra essere il diktat impartito dagli allenatori, con le prime indicazioni tattiche all'insegna del tridente. Con le ali o il ritorno del vecchio “dieci”.

La Juve, ad esempio, lo cerca per sopperire alla partenza di Pirlo e all'addio di Tevez. Goetze o Draxler che sia, al prescelto sarà chiesta soprattutto fantasia, l'ultimo passaggio per armare i due attaccanti. Ce ne sono in abbondanza e toccherà ad Allegri assemblare il tridente per ogni occasione. Fantasioso, il trequartista e due bomber, o spregiudicato, un trio da pescare tra Dybala, Zaza, Morata e Mandzukic. In divenire, invece, l'attacco della Roma. L'anno scorso ha pesato l'assenza di un uomo d'area e allora ecco la scelta di Dzeko. Ai fianchi del bosniaco due ali: Iturbe chiamato a riscattare il primo anno da dimenticare e poi Salah un'altra eventuale new entry. Senza ovviamente dimenticare Totti.

Restando nella capitale c'è un altro grande “vecchio” che non ne vuol sapere di smettere. Miroslav Klose lo vedremo ancora spesso guidare l'attacco della Lazio anche se probabilmente l'alternanza con Djordjevic sarà più sistematica. A Felipe Anderson toccherà garantire gol e assist, mentre per freschezza e corsa è a un passo l'arrivo di Kishna dall'Ajax che si giocherà una maglia con Keita. Il Napoli passa da Benitez a Sarri: via le ali, dentro il trequartista. L'ex allenatore dell'Empoli ha espresso il desiderio di avere Saponara, intanto prova nella posizione Lorenzo Insigne per supportare Higuain e Gabbiadini.

E vanno all'attacco anche le milanesi. Mancini chiede due attaccanti, Jovetic e Perisic i prescelti, per completare un reparto che già può contare su Icardi e Palacio. Ma la vera rivoluzione sarebbe quella del Milan: già cambiati due terzi dell'attacco con gli arrivi Bacca e Luiz Adriano, adesso aspetta Ibrahimovic. Se dovesse tornare l'attaccante svedese, l'ipotetico tridente rossonero (79 gol l'anno scorso) sarebbe l'unico in grado di competere, comunque a debita distanza, con quelli di Barcellona e Real Madrid in termini di fatturato gol. La “MSN” (Messi-Neymar-Suarez) blaugrana nella passata stagione ha stabilito il record di 122 gol realizzati, mentre la BBC (Benzema-Bale-Cristiano Ronaldo) garantisce un centinaio di gol da due annate.

Non fa differenza se a ispirare la voglia sempre maggiore di gol della Serie A siano i superattacchi delle due potenze spagnole oppure il vecchio detto “la miglior difesa è l'attacco”, comunque un campionato che si sbilancia in avanti potrebbe essere anche una buona notizia per Antonio Conte alle prese con un'Italia afflitta dal mal di gol in vista dell'Europeo. Purtroppo per il ct nelle ipotesi di tridente tra le “grandi” troverebbero spazio pochissimi italiani: Candreva, Gabbiadini, Insigne e Zaza se dovesse esplodere subito in bianconero.

Da fuori confine non importiamo invece i moduli: in Europa va per la maggiore il 4-2-3-1, noi optiamo per trequartista o ali.

D'altra parte considerando i principali campionati a venti squadre nessuno ha segnato come la Serie A l'anno scorso. Chi l'avrebbe detto: nessuno come le italiane conosce la via del gol. E l'appetito vien mangiando. La Serie A va sempre più all'attacco: c'è aria di abbuffata, si affila il tridente.

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