Si può ribaltare un anno sesto e bisesto con un colpo di coda, di skating e di sprint. È quello che ha fatto ieri Federico Pellegrino a Dresda, sulle rive dell'Elba, chiudendo in 2'21"96 davanti al britannico Andrew Young (+0"53) e al russo Gleb Retivykh (+0"91). Una pennellata degna di Canaletto che proprio questa città ha reso immortale in tanti capolavori. Anche Chicco ha fatto il suo, andandosi a prendere la seconda vittoria stagionale e il 17esimo sigillo in carriera, fra successi individuali (15) e di squadra (2). «Il segreto? Dopo 11 anni ai vertici, semplicemente amo ancora molto il mio lavoro».
È così che il 30enne valdostano lancia il suo riscatto e la ripartenza dopo un 2020 da dimenticare. Non solo per la pandemia di tutti, ma anche per le su peripezie personali. Riavvolgendo il nastro, re Federico si ricorda il tesissimo finale di stagione, quando era già in volo per il nord America e poi il virus bloccò tutto. Rientrato, sperava di concentrarsi sul sogno extra sportivo più bello, anche per un atleta: le nozze con Greta Laurent fissate a giugno. C'era l'amore, c'era l'estate, c'era già anche un bel castello valdostano per la festa. C'è stato però anche il covid-19, che ha congelato tutto. Ad agosto, poi, in piena preparazione Chicco si procura un grave problema muscolare che, a quel punto della stagione, può compromettere tanto. E invece. Pellegrino riemerge.
Lo si era già capito a Davos, una delle sue piste del destino qui centrò la prima vittoria nel 2014 - e come ieri, in una sprint a tecnica libera, la sua cup of tea, il piatto forte. In Svizzera mancavano tutti i generali scandinavi: il poliziotto di Nus ha, però, condotto una prova superiore, al netto degli assenti. La vittoria gli mancava da quasi due anni, da quel trionfo in casa, nella sprint di Cogne del febbraio 2019.
Ora gli indugi sono fugati: «Non credevo che mi sarei ripreso così rapidamente, dopo l'infortunio di questa estate, ma in questo momento sto bene», ha ripetuto il valdostano delle Fiamme Oro che, con la prova di ieri, si è ripreso la vetta
della classifica sprint con 220 punti per staccare Bolshunov, Retivikh e Young. Prossimo appuntamento in val Mustair il 1° gennaio con il tour de Ski. Sarà il 2021, perché adesso questo 2020 può davvero finire in archivio.
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