"Obbligo vaccinale in Australia? Allora lui non ci sarà...". La rivelazione su Djokovic

Srdjan Djokovic, padre di Novak, ne ha parlato alla tv serba. La presenza del numero uno al mondo all'Australian Open è sempre più lontana

"Obbligo vaccinale in Australia? Allora lui non ci sarà...". La rivelazione su Djokovic

"Vorrebbe giocare con tutto il cuore perché è un atleta ma con questi ricatti e queste condizioni, probabilmente non lo farà. Io non lo farei, ma è mio figlio che deve decidere da sè". Sono le parole di Srdjan Djokovic, padre di Novak, alla rete serba TV Prva, che poi precisa: "Per quanto riguarda i vaccini è un diritto personale di ciascuno di noi essere vaccinati o meno".

Non è ancora ufficiale ma forse ci siamo quasi. Stando alle parole di Djokovic senior è altamente improbabile che l'attuale numero uno al mondo possa prendere parte al primo Slam del 2022. D'altronde è ferma la posizione degli organizzatori dell'Australian Open: i tennisti no vax non saranno ammessi al torneo. Dentro o fuori, tertium non datur.

Lo sa bene anche Nole che dall'inizio della pandemia non ha certamente brillato per l'acutezza delle proprie posizioni e senso di responsabilità. Dai consigli per la lotta contro il virus "acqua calda con limone, aglio e vitamina C da assumere regolarmente", all'organizzazione dell'Adria Tour in Croazia, torneo di esibizione senza misure anti Covid in cui finì lui stesso per essere contagiato fino all'idea del ritiro qualora il vaccino diventasse obbligatorio.

La polemica

La querelle si trascina avanti da mesi. Craig Tiley, direttore del torneo, ha recentemente detto che i tennisti non immunizzati non potranno prendere parte alla competizione (dal 17 al 30 gennaio a Melbourne), affermando che"l'85% dei giocatori professionisti è vaccinato e ci si aspetta che, in occasione dell'evento, si salga ad una cifra tra il 90-95%".

A questo proposito il premier dello Stato di Victoria, Daniel Andrews, ha dichiarato che non avrebbe dato il via libera agli atleti non vaccinati di entrare nel paese. Queste parole hanno provocato molte reazioni nel circuito. Dall'australiano Nick Kyrgios, che prima ha sparato a zero sull'organizzazione (cambiando poi idea il giorno dopo) all'austriaco Dominic Thiem che messo alle strette dal Governo austriaco ha deciso di vaccinarsi proprio per poter giocare in Australia.

Dal suo canto Djokovic invece fa sapere "che la libertà di scelta è essenziale per tutti, che sia io o qualcun altro. Non importa se si tratta di vaccinazioni o qualsiasi altra cosa nella vita. Dovresti avere la libertà di scegliere, di decidere cosa vuoi fare. In questo caso particolare, cosa vuoi mettere nel tuo corpo. Sono sempre stato un sostenitore di questo e sempre un sostenitore della libertà di scelta, e lo sosterrò sempre perché la libertà è essenziale per, direi, una vita felice e prospera".

Il campione serbo ha vinto l'Australian Open nove volte e conta 20 trionfi nei quattro Slam, come Roger Federer e Rafael Nadal.

Lo spagnolo aveva annunciato l'intenzione di giocare il torneo, lo svizzero invece salterà l'evento per riprendersi da un intervento al ginocchio destro. Djokovic invece, non partecipando a quello che è da sempre il suo torneo, potrebbe perdere la grande occasione di compiere lo storico sorpasso.

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