Ora Allegri vuole una Juve "antipatica"

"Elkann dice che possiamo vincere il titolo? Sono ottimista come lui"

Ora Allegri vuole una Juve "antipatica"

In altri tempi, il brodino sarebbe stato garantito: Juve-Salernitana è sempre stata partita da pronostico fisso e tale resta. Siccome però la Signora attuale è quasi impronosticabile, meglio andarci con i piedi di piombo. È poi pur vero che anche la copia sbiadita della Juve che fu non può immaginare di essere fermata in casa dai campani: finora la squadra di Nicola ha comunque fatto bene, dando l'impressione di poter disputare un campionato quasi tranquillo. Per di più, aspettando Piatek, il senegalese Dia segna da tre turni di fila e stasera rivestirà anche i panni dell'amuleto, visto che pochi mesi fa indossava la maglia del Villareal che allo Stadium aveva eliminato la Juve negli ottavi di Champions.

Ecco, la Champions. Con la sconfitta infrasettimanale di Parigi che a qualcuno è anche piaciuta, mentre Allegri dissente: «L'aspetto positivo è che abbiamo fatto una buona partita dopo essere andati sotto 2-0, con una bella reazione. Quello che non mi piace è che la Juve sia passata per una squadra che ha giocato bene e sia passata pure per simpatica. Noi invece dobbiamo tornare antipatici e quindi vincenti: altrimenti ci abituiamo a essere bellini e perdenti. E non va bene». A Torino del resto sono abituati a primeggiare, al punto che ieri anche John Elkann, intercettato a Monza in occasione del Gp di Formula 1, si è detto «più che fiducioso anzi, convinto - del fatto che la Juve vincerà il campionato. Nel 2023 la mia famiglia festeggerà cento anni di vita insieme alla società, un record mondiale. La squadra è cambiata tantissimo, ma alla guida c'è un allenatore come Allegri che conosce bene il club e lo spirito di tenacia e concretezza che lo caratterizza. Dispiace non poter ancora vedere la Juve girare con tutti cavalli e la potenza che avrebbe a disposizione senza gli infortuni». Di suo, Allegri ha ringraziato e condiviso: «Ho lo stesso ottimismo dell'ingegnere, le nostre prospettive sono rosee. Abbiamo fuori tre giocatori come Di Maria, Chiesa e Pogba: pensate se togliessimo l'equivalente alle altre squadre. Adesso dobbiamo cercare di arrivare a novembre nelle migliori condizioni di classifica: poi, a gennaio, inizierà una nuova stagione».

Oggi, quindi, saranno ammessi solo i tre punti.

Ripartendo da Vlahovic (tre gol e un assist in due sfide contro i campani), mentre Milik dovrebbe iniziare dalla panchina: in mezzo, out Locatelli (problema muscolare), toccherà ancora a Paredes. Per Di Maria, se ne riparlerà forse mercoledì: avversario il Benfica.

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