Ora la F1 dura 30 secondi. Più che Gp sono scacchi. E il re è sempre Hamilton

Gp noiosi? Servirebbe la telemetria per apprezzare le strategie nascoste. Leclerc 4°

Ora la F1 dura 30 secondi. Più che Gp sono scacchi. E il re è sempre Hamilton

Gli scacchi vincono sulla boxe. La strategia vince sulla forza bruta. Max Verstappen si porta a casa la fotografia del suo fantastico sorpasso alla prima curva, ma Lewis Hamilton torna a casa con l'immagine della sua Mercedes che taglia il traguardo davanti a tutti per la novantottesima volta nella carriera. Dopo quattro gare il bilancio dice: Hamilton 3 Verstappen 1. Giocassero a calcio non sarebbe semplice rimontare. Correndo a trecento all'ora tutto può capitare anche se questo 2021 sembra destinato a trasformarsi in una fotocopia del 2020 nonostante gli sforzi di Verstappen e i progressi della Red Bull. La Mercedes ci ha messo poco a ribaltare la situazione. E su una pista dove ha vinto sette volte negli ultimi otto anni, ha completato il ribaltone. A Barcellona la miglior auto in pista era la Mercedes che, guidata da Hamilton, diventa praticamente imbattibile. La Red Bull con Verstappen può battere la Mercedes di Bottas, non ancora quella di Hamilton, almeno quella vista in Spagna dove la scelta del doppio pit stop ha costretto Verstappen alla resa nonostante la sua fiammata iniziale.

È una Formula 1 che condensa le emozioni al primo giro con Max bravo a battere Hamilton e Leclerc bravissimo a sverniciare all'esterno Bottas in curva tre. Poi si trasforma in una lunga partita a scacchi in cui la strategia prende il sopravvento. La scelta del doppio pit della Mercedes è risultata vincente. Lewis ha superato Max a sei giri dalla fine. E Bottas ha soffiato il podio a Leclerc che in una giornata in cui tutto ha finalmente funzionato alla perfezione (anche la squadra ai pit ad esempio) non ha potuto far altro che chiudere quarto a 54422 dal vincitore, un distacco enorme, ma bugiardo, perché senza la seconda sosta effettuata solo per cautelarsi una volta passato da Bottas, avrebbe risparmiato una ventina di secondi. E comunque, rispetto a un anno fa quando finì doppiata, il progresso è notevole. Sainz è mancato al via, quelle due posizioni perse, hanno condizionato una gara in cui ha comunque chiuso davanti a Norris. Obbiettivo centrato.

La domanda del giorno però è un'altra: la Formula 1 diverte o addormenta? Chi in tv ha il compito di compilare gli highlights della gara ha avuto gioco facile. È successo tutto nei primi 30 secondi. Poi si sarebbe potuta inserire qualche puntata della Regina degli scacchi. Per apprezzare una gara come questa bisogna avere a disposizione i tempi sul giro, i dati della telemetria, i messaggi radio con Hamilton che ammette: «Ero indeciso se seguire il team sulla strategia».

E, cosa meno complicata per il telespettatore comune, ricordare che quei ragazzi là fuori giocano a scacchi viaggiando a trecento all'ora.

Per fortuna la prossima tappa è a Montecarlo. Nel Principato non ci sarà tempo per addormentarsi.

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