È ora di preparare l'auto alle app anti-smartphone Irriducibili avvisati

Valerio Boni

Il messaggio che invita a vigilare sugli effetti dell'entrata in vigore di un nuovo Codice della strada, sul tema dell'uso del cellulare alla guida, circola su Whatsapp da qualche settimana senza (per ora) alcun fondamento. Non c'è alcuna revisione in arrivo in tempi brevi del Testo Unico, tuttavia è probabile che entro l'inizio dell'estate gli effetti citati in quel messaggio possano diventare realtà per effetto di un decreto che sta seguendo il suo iter e prendendo corpo.

Le novità dovevano inizialmente interessare la lotta all'abuso di alcol per gli automobilisti, ma l'attenzione si è successivamente spostata anche e soprattutto su quella che è diventata la prima causa, con stime prossime al 25%, di sinistri: l'uso dello smartphone al volante. Ormai è evidente che non sono tanto le conversazioni telefoniche a generare le distrazioni, quanto l'uso di tutte le funzioni aggiuntive degli apparecchi di ultima generazione: dalla possibilità di scattare foto e girare video, allo scambio di messaggi. Sono funzionalità che riducono drasticamente i tempi di reazione e la capacità di mantenere la distanza di sicurezza, addirittura più di quanto facciano alcol e cannabis. Per capirlo è sufficiente valutare la differenza di tempo necessaria per scrivere e inviare un messaggio: in media servono 63 secondi contro i 22 impiegati per comporre la stessa frase comodamente seduti a una scrivania. E in questo tempo il continuo spostamento degli occhi dal monitor alla strada determina continue correzioni delle traiettorie.

Le misure per contrastare il fenomeno sono ancora da confermare, tuttavia pare che il ritiro immediato della patente possa essere l'arma più probabile e più efficace della sanzione pecuniaria e dei 5 punti di decurtazione sulla patente attualmente in vigore.

Un'applicazione massiccia di questa offensiva avrebbe effetti devastanti, ed è per questo motivo che stanno già nascendo i primi antidoti. Nissan ha già presentato una Juke dotata di Signal Shield, che in parole povere è una gabbia di Faraday, uno schermo invisibile in grado di isolare ogni segnale e tutte le funzioni del telefono di chi guida, tranne la connessione Usb per consentire la ricarica.

Ma è già realtà anche la soluzione aftermarket di SafeDrivePod, che attraverso una app permette di bloccare automaticamente il touchscreen appena si avvia il motore. Restano attivi solo i comandi vocali e i dispositivi auricolari e vivavoce e le funzioni tornano regolari solo 30 secondi dopo lo spegnimento del motore.

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