Il presidente della Lega Serie A Casini (nella foto) l'ha definita una «giornata epocale per la storia dei diritti audiovisivi». Di sicuro il bando definito «matrioska» per l'asta dalla stagione 2024-25 è il più articolato mai allestito dai club. Otto le opzioni sul tavolo, con un prezzo base minimo «di 1,2 miliardi di euro sui tre anni e un aumento progressivo del 10 per cento sui quattro e sui cinque (base finale di 1,44)», precisa l'ad della Lega De Siervo. Un prezzo elevato nel quale è inserito anche il valore - significativo - di bar e hotel.
Fra le otto opzioni è compresa quella attuale con 10 gare assegnate a un broadcaster (DAZN) e 3 in co-esclusiva (Sky-DAZN). Ma la grande novità riguarda l'eventualità di trasmettere una gara in chiaro, quella del sabato sera: è prevista infatti un'opzione - solo per il triennio - nella quale una partita otrà essere acquistata da broadcaster interessati come Rai, Mediaset o Discovery (Amazon al momento non sarebbe interessata al prodotto Serie A). «Cadrà un tabù anche in Italia», ha ribadito De Siervo.
Altri pacchetti prevedono ad esempio 8 match in esclusiva a un soggetto e 2 ad un altro (solo per 4 o 5 anni) o un 5+5 (per 35 giornate) più 3 turni interi ad un'altra emittente. Insomma percorsi su misura per racimolare un buon tesoretto. Se le prime offerte - il termine sarà posto probabilmente al 20 giugno - dovessero essere al di sotto del prezzo minimo stabilito, partirebbero le trattative private tra la Lega e le emittenti.
Nel nuovo bando la Lega Serie A punta anche su novità per quanto riguarda il prodotto legato alle partite: arricchimento del pre-gara con telecamere sui pullman e sul campo con riprese ai giocatori durante l'analisi pre-partita, oltre a campi più verdi con un armocromista esperto che si occuperà del colore del prato.
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