Ecco perché è un Milan da record

Mai così bene un avvio di stagione da quando la vittoria vale tre punti: sono 22 in 8 giornate quelli prodotti dal Milan di Pioli che, nonostante le assenze, continua a produrre risultati e gioco

Ecco perché è un Milan da record

Più forte anche delle assenze (pesanti) causa Covid e infortuni: il Milan di Stefano Pioli dimostra di crescere sempre di più ogni giornata che passa e probabilmente stupisce anche se stesso.

Un passo da record

La rimonta sul Verona da 0-2 a 3-2 di cui ci siamo occupati sul Giornale.it assume tanti significati: grazie a questa vittoria, infatti, quella del Milan è la migliore partenza di sempre da quando esistono i tre punti, ovvero dalla stagione 1994-1995 (in precedenza ogni vittoria ne valeva due). Nemmeno nell'anno dell'ultimo scudetto conquistato con lo 0-0 dell'Olimpico contro la Roma il 7 maggio 2011, poco più di 10 anni fa, i rossoneri avevano accumulato 22 punti dopo 8 giornate. Fatti i debiti scongiuri (la scaramanzia nel calcio è un mantra), in via Aldo Rossi si godono il momento e il pensiero di mister Pioli racchiude uno dei segreti di questo gruppo: "bisogna pensare partita dopo partita". Fin qui, quella dei rossoneri è stata una marcia trionfale "bloccata" soltanto dal pareggio sul campo della Juventus (1-1), in rimonta anche in quell'occasione dopo un primo tempo incerto. La bella vittoria di ieri, però, potrebbe non bastare per mantenere la vetta della classifica se il Napoli avrà la meglio sul Torino. In ogni caso, i cugini nerazzurri campioni d'Italia sconfitti per mano della Lazio si trovano a -5 dai rossoneri, addirittura Juventus e Atalanta a -11 ma con una gara in meno. Anche questi numeri, che ad ottobre lasciano comunque il tempo che trovano, sono molto significativi sull'avvio da record del Diavolo.

Pioli: "Sono orgoglioso"

Al di là della statistica, una vittoria ottenuta in questa maniera dà maggiore consapevolezza ad una squadra che continua a compiere salti di qualità da oltre un anno a questa parte, dalla ripartenza del campionato fermo causa Covid. È un Milan diverso, ancora più completo dello scorso anno nonostante le defezioni che lo hanno colpito pesantemente in questo primo scorcio di campionato. Mister Pioli, come è giusto che sia, si coccola i suoi giocatori. "Sono orgoglioso del carattere della squadra - ha affermato Stefano Pioli ai microfoni di Sky Sport al termine della gara - C'è stata una grande prova di maturità dei ragazzi" sottolineando come nonostante le tante assenze "riusciamo sempre ad essere competitivi avendo giocatori forti". Vale il discorso di prima: partita dopo partita. Ecco perché alla domanda se fosse una vittoria da scudetto, Pioli gira al largo affermando qual era il vero valore della gara: "No, vale tre punti ed è importantissima. I tifosi ci hanno dato tanta energia. Il nostro è un percorso di continuità e di crescita. Il campionato è molto difficile. Noi vogliamo cercare di essere competitivi fino alla fine, bisogna pensare in piccolo, una partita alla volta", ha aggiunto.

"Complimenti al Milan"

Inevitabili complimenti anche dagli avversari, il Verona, che si è complicato la vita da solo nel giro di 120 secondi: prima il rigore per fallo su Castillejo trasformato da kessie (76'), poi l'incredibile autorete dello sfortunato Guenter (78'). "Nel secondo tempo loro hanno accelerato, noi abbiamo abbassato l'intensità. Ci stava il pareggio ma bisogna fare i complimenti al Milan: ci teniamo quel primo tempo e torniamo a lavorare, c'è da crescere dal punto di vista fisico per fare questo tipo di calcio per 90 minuti e per ora non tutti sono pronti", ha affermato Igor Tudor al termine della partita, dimostrando di saper incassare la sconfitta.

Bologna-Milan il 23 ottobre, poi l'infrasettimale in casa

contro il Torino il 26 ottobre e Roma-Milan a chiudere (30 ottobre) "l'ottobrata rossonera": altre tre gare che ci daranno nuove indicazioni su un Milan, a questo punto, seriamente candidato tra le pretendenti al tricolore.

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