Non c'ero, di proposito, forse perché sentivo che sarebbe stata una gara speciale e volevo viverla da lontano. Ma la tensione, l'emozione e il boato del pubblico che ieri hanno scosso il Colle del Sestriere hanno attraversato lo schermo della televisione e mi hanno lasciato senza parole, solo un urlo rauco nella gola quando ho visto accendersi la luce verde alla fine della seconda manche. Trentasette anni dopo di me, Federica ha vinto sulla favolosa pista Giovanni Agnelli. Quel dicembre del 1983 si correva uno slalom, ieri un gigante. Lungo, difficile, faticoso. Il ghiaccio forse era lo stesso di allora e sono felice che mia figlia abbia ereditato la capacità di sciare bene e forte quando sotto gli sci c'è una pista di pattinaggio inclinata. Ma ieri più che sciare forte era importante reggere con la testa. Perché era da una settimana che attorno a Federica saliva l'attesa per questa gara, da affrontare con il pettorale rosso di leader della classifica di coppa del mondo e quindi con il ruolo di favorita. In più, la vittoria di domenica scorsa in combinata aveva alzato ulteriormente le aspettative. Insomma, vincere ieri non era facile, anzi, era difficilissimo. Servivano testa e gambe, ma non solo.
«Mamma, che fortuna ho avuto». È la prima cosa che mi ha detto al telefono, in quei venti secondi che mi ha dedicato, presa dai mille impegni del dopo vittoria e del pre gara successiva (oggi, sempre al Sestriere, si correrà un gigante parallelo). Sì, Fede ieri è stata anche fortunata. Non solo per aver diviso, stesso identico tempo dopo 141 secondi di sci ad altissima intensità, la vittoria con Petra Vlhova, ma anche e soprattutto per aver battuto di un centesimo, un nulla, Mikaela Shiffrin. Lo sci vive sul cronometro, giudice insindacabile e incorruttibile. Si può dire che ieri tre grandi campionesse, Shiffrin, Vlhova e Brignone, non a caso le prime tre della classifica di coppa del mondo, hanno fatto gara alla pari. Ma la regina Mikaela è stata sconfitta, ancora una volta, segno che in questo momento le sta andando tutto storto, anche quando scia bene e non sbaglia. Quel centesimo per Federica è stato prezioso, perché le ha permesso di fare 40 punti più dell'americana e allungare nella classifica di specialità, il vero, grande obiettivo della sua stagione. Lei glissa sull'argomento (mancano quattro gare di gigante da qui alle finali di Cortina), guarda avanti e prova a rivivere una giornata che non dimenticherà. «Seconda manche da infarto dopo una mattinata estenuante, dalle sette del mattino non ho fatto che sentire urlare il mio nome. Pista e ambiente eccezionali, emozioni indicibili e solo una parola per tutti quelli che hanno lavorato e tifato per me: grazie!».
Dal Sestriere a Wengen, con Italia ancora protagonista grazie a Dominik Paris, riuscito finalmente a sfatare il tabù della pista svizzera, dove non era mai salito sul podio.
Ieri Domme non ha vinto, ma è stato battuto solo da Beat Feuz, con il quale la lotta per la coppa di discesa sta diventando sempre più entusiasmante.OGGI: slalom uomini a Wengen ore 10.15 e 13.15. Gigante parallelo donne a Sestriere ore 11.45. Diretta TV Raisport ed Eurosport
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