A noi la Costa Rica piace femmina

Noi siamo per la Costa Rica, anche nel parlato. Più evocativo, e storicamente fondato

Nessuno si sognerebbe di dire o scrivere «il» Costa Azzurra, «il» Costa Smeralda, «il» Costa d'Avorio. Eppure ci capita di leggere o sentire «il» Costa Rica, con cui dovrà vedersela dopodomani la nostra Nazionale. Sui nomi geografici, poche le regole e tante le varianti d'uso. La norma, per i nomi degli stati, è che sono maschili quelli terminanti con lettera diversa da «a» (Uruguay, tanto per restare in girone, ma anche Brasile, Perù, Pakistan…). Con la «a», tutto si complica, e si oscilla: «la» Danimarca, «la» Grecia, ma «il» Canada, «il» Ghana, «il» Venezuela… Se scriviamo staccato Costa Rica (la dicitura ufficiale è nella Costitucion Politica de la Republica de Costa Rica), nessun dubbio: è femminile, la lussureggiante costiera caraibica scoperta da Colombo nel 1502. Incantato dai gioielli dei nativi, l'Ammiraglio la chiamò «d'oro». A battezzarla «Rica», fu nel 1522 il conquistador Gil Gonzales Davila: un nome geografico propiziatorio per chi era in cerca di preziose miniere. Costa Rica è prescritto al femminile anche nel Manuale europeo di Convenzioni Redazionali.

Se si opta per la parola scritta unita, Costarica (un'astrazione che sottintende il concetto di stato), prevale ormai nell'uso il maschile, e spunta l'articolo «il». Noi siamo per la Costa Rica, anche nel parlato. Più evocativo, e storicamente fondato.

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