Salernitana, i giocatori riprendono Nicola

Esonerato e riassunto in 48 ore grazie al "contropiede" dello spogliatoio

Salernitana, i giocatori riprendono Nicola

Nel calcio italiano non bisogna più stupirsi di nulla: può accadere anche di vedere un allenatore essere esonerato e poi riassunto nel giro di 48 ore. Incredibile ma vero. È successo alla Salernitana, dove il presidente Danilo Iervolino aveva licenziato lunedì mattina il tecnico Davide Nicola, all'indomani dell'umiliante sconfitta per 8-2 contro l'Atalanta. Un ribaltone che, in realtà, era nell'aria da diverso tempo, visto che il direttore sportivo Morgan De Sanctis aveva caldeggiato tale soluzione già dopo le batoste con Sassuolo e Monza.

La prima scelta del dirigente era una sua vecchia conoscenza: Eusebio Di Francesco col quale aveva lavorato alla Roma tra il 2017 e il 2019. Niente da fare: Di Fra, scottato dalle esperienze negative con Verona, Cagliari e Samp, aveva chiesto un contratto di almeno due anni per sposare la causa granata e così il club si era orientato su possibili traghettatori già da lunedì sera. Anche in questo caso le cose non erano andate bene: sia D'Aversa sia Iachini avevano vincolato il loro approdo all'Arechi a un contratto di 18 mesi. L'unico (con tanto di incontro e bozza d'accordo) ad aver detto sì alla proposta semestrale era stato Leonardo Semplici, che per qualche ora (tra le 19 e le 22 di martedì) è stato l'allenatore in pectore. E qui arriva un altro colpo di scena. Iervolino e De Sanctis nella tarda serata di martedì consultano i big della squadra e subiscono un contropiede inaspettato: lo spogliatoio è al fianco di Nicola, tanto che qualche calciatore caldeggia al presidente l'opzione di richiamarlo.

D'altronde le sedute di allenamento degli ultimi giorni erano state condotte dai suoi collaboratori (Cacicia e Barone) e i presupposti per proseguire c'erano tutti. Così la dirigenza decide di prendersi la classica notte di riflessione. Ieri mattina si completa il rewind: Iervolino incontra Nicola e dopo una chiacchierata di un'ora i due decidono di riprovarci. Avanti insieme. Come se non fosse successo nulla, vedi le dichiarazioni presidenziali («mi aspetto tanto da Nicola. Lo stimo tantissimo, ha un'umanità e un coraggio fuori dal comune. Le sue parole mi hanno colpito. L'imbarcata di Bergamo era stata preoccupante, non c'era la volontà di giocare a calcio»).

Perchè allora un allenatore che l'anno precedente aveva realizzato il miracolo salvezza e quest'anno veleggia a +9 sulla zona retrocessione era stato cacciato? Risposta semplice: Iervolino in estate ha investito 40 milioni di euro e pensava di vivere un'annata a centro-classifica, magari con vista sulla Conference League. E invece dovrà accontentarsi di una tranquilla salvezza. Adesso si riparte da capo, con la sensazione tuttavia che il matrimonio in estate sia comunque destinato a finire.

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