Nella corrida del calciomercato, quella dei contratti faraonici e degli investimenti finanziari enormi, può capitare che un semplice là sia viatico di una diatriba dialettale fin troppo accesa. Protagonisti la Fiorentina e il ds del Milan Mirabelli, quest'ultimo reo d'aver riferito al nuovo acquisto Kalinic «Adesso metti la palla dove sai, altrimenti ti facciamo tornare là» non citando la sua vecchia squadra. Screzi estivi, con scuse al seguito, generati da diversi umori societari: da una parte una rinnovata Fiorentina, che dopo le partenze di Bernardeschi, Rodriguez, Ilicic, Borja Valero, Vecino e Kalinic cercherà di ripartire con giovani rampanti e qualche innesto di spessore (Jovetic?); dall'altra il Milan, capace di offrire a Montella 11 facce nuove. Anche se ieri Casa Milan è stato un vero porto di mare: ospiti dirigenti del Fenerbahce, sul piatto Gomez, Paletta e Sosa. Tentativo andato a vuoto: chiesto, per il primo, un prestito con diritto di riscatto, mentre i rossoneri cercavano la cessione a titolo definitivo. L'italo-argentino è invece in trattativa con la Lazio e ha fatto sapere di voler restare in Italia. Su Sosa si è inserito poi il Trabzonspor, che ha concluso per il suo acquisto. In uscita anche Niang, probabile destinazione Toro.
A Milano, sponda Inter, è sbarcato ufficialmente Cancelo, che dopo le visite mediche di rito ha firmato il contratto con i nerazzurri (prestito con diritto di riscatto fissato a 35 milioni). In uscita Ansaldi, che con l'arrivo di Dalbert e la mancata cessione di Nagatomo è scivolato nelle gerarchie di Spalletti. L'interesse del Genoa è concreto, ma il giocatore vorrebbe rimanere a Milano: oggi incontro tra le parti per risolvere la situazione, poi Ausilio e Sabatini si dedicheranno alle cessioni di Jovetic, Gabigol e Ranocchia.
Resta aperto anche il discorso Marchisio, pur se la Juve non ha intenzione di cedere uno dei suoi giocatori più rappresentativi e soprattutto di spedirlo al Milan, club dove è già sbarcato Bonucci. Ieri Marotta ha tagliato corto sull'argomento: «Una situazione montata mediaticamente». Ma i contatti tra i rossoneri e il centrocampista azzurro stanno continuando e fonti vicine alla famiglia del giocatore danno addirittura l'affare in via di conclusione. Oggi potrebbe essere una giornata chiave.
Anche la Juve non ha chiuso totalmente la porta a Spinazzola, giustificandone paradossalmente un comportamento non troppo professionale: «Abbiamo l'esigenza di questo profilo ha precisato è normale che il ragazzo faccia pressione per venire da noi. Ma il suo comportamento secondo me è naturale, spontaneo, di un giocatore che sa benissimo di poter indossare con merito la maglia della Juve».
Saltati, a parole, a Keita e Schick («Argomenti chiusi»), anche se sull'esterno della Lazio rimane viva l'attenzione dei bianconeri che non intendono però svenarsi:
«Ma per Schick la Roma è molto avanti», ha ammesso il presidente della Sampdoria, Ferrero che ieri ha incontrato i dirigenti della società giallorossa, non considerando che il giocatore vuole solo ed esclusivamente l'Inter.
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