Adriano Leite Ribeiro nel corso della sua carriera, che sarebbe potuta essere sfavillante, ha fatto parlare molto di sè per le sue prestazioni sul rettangolo di gioco ma anche e soprattutto per gli eccessi fuori dal campo che ne hanno condizionato in negativo la vita. Il 39enne brasiliano ex Inter è tornato a parlare e l'ha fatto scrivendo un lungo articolo per The Players Tribune. "Dicono che sono scomparso. “Adriano ha rinunciato ai milioni”. “Adriano è drogato”. “Adriano è scomparso tra le favelas”. Sapete quante volte ho visto questi titoli? Str... Invece eccomi qua. Sorridente di fronte a voi. Volete sapere la verità? Direttamente da me? Senza cazzate? Allora prendete una sedia, fratelli. Perché Adriano ha una storia per voi", inizia così il lungo racconto dell'ex Imperatore di Milano, com'era soprannominato dai tifosi dell'Inter
Momenti difficili
Adriano ha toccato diversi argomenti tra cui la povertà: "Ho fatto tanti soldi nella mia carriera. Ma sapete quanto pagherei per divertirmi ancora così? Avevo sempre il pallone tra i piedi. Ce lo ha messo Dio. Quando avevo 7 anni, alcuni dei miei parenti hanno raccolto dei soldi per permettermi di giocare nella scuola calcio del Flamengo. Dalla favela al Flamengo??? Andiamo subito! Mi metto le scarpe! Dov’è la fermata dell’autobus?", il racconto sulla sua difficile infanzia in Brasile.
L'arrivo all'Inter
Adriano è stato portato in Italia dall'Inter e da Massimo Moratti. Il brasiliano ha raccontato alcuni di quei momenti: "Una volta, quando ero all’Inter, i giornalisti mi seguivano ovunque perché ogni volta volevano assillarmi con qualcosa. Erano accampati sotto casa mia e non volevano andarsene. Mi sentivo in trappola. Mia nonna all’epoca viveva con me, e sentii che stava in cucina mentre faceva bollire l’acqua sui fornelli.
Gli aneddoti su Seedorf e Matrix
Adriano ha riservato un insulto, in tono scherzoso, al suo ex compagno di squdra Clarence Seedorf: "Seedorf camminava per lo spogliatoio senza maglietta, quello stronzo aveva il 7% di grasso corporeo! Rispetto!", e ancora: "Mi ricordo che appena arrivato in Italia, non avevo bene idea di cosa stava succedendo. Guardavo i miei compagni e pensavo: “Seedorf. Ronaldo. Zanetti. Toldo. Cavolo”. Era ovvio che fossi in soggezione, no?!".
L'ex attaccante di Roma, Flamengo, Parma e Fiorentina ha poi parlato di un altro leader dello spogliatoio nerazzurro come Marco Materazzi in merito ad un episodio avvenuto in amichevole al Bernabeu contro il Real Madrid: "Guadagniamo una punizione dal limite dell’area e io mi avvicino al pallone. Ma sì, perché no?! Beh, indovinate chi c’era dietro di me a dirmi: “No, no, no. La batto io".
A questo punto ecco il commento simpatico su Marco Materazzi: "Quel gran bastardo! Ahahahahhahaha! Potevo a malapena capire che mi stava dicendo, perché ancora non parlavo italiano. Ma ho capito che gli rodeva. “No, no, no!”. La voleva battere lui. Poi è intervenuto Seedorf e ha detto: “No, lascia tirare il ragazzino. Nessuno discute con Seedorf. Quindi Materazzi si è fatto da parte e la cosa divertente è che se guardate il video, potete vedere Materazzi con le mani sui fianchi che pensa: Questo ragazzino del cazzo sicuro la manda in curva!!!", il suo racconto divertito (in quella partita Adriano segnò con un gol di rara potenza).
Amore eterno
Adriano ha poi parlato delle sue squadre del cuore con l'Inter che resta sempre la sua preferita: "Quello è stato l’inizio della mia storia d’amore con l’Inter. L’Inter è la mia squadra ancora oggi.
Amo il Flamengo, il San Paolo, il Corinthians… amo molti posti in cui ho giocato, ma l’Inter per me è qualcosa di speciale. La stampa italiana? Beh, quella è un’altra storia. Ahahahahah. Ma la società Inter? La migliore".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.