Il Tar Lazio ha respinto il ricorso dell'Avellino, il club irpino ora è definitivamente fuori dalla serie B e deve abbandonare il calcio professionistico.
Era l'ultima spiaggia per l'Avellino ma il ricorso alla giustizia amministrativa non è bastato per salvare la categoria, che era stata mantenuta con la salvezza sul campo. Dopo due gradi di giudizio, che avevano visto i campani soccombenti, in ultimo la pronuncia del Collegio di garanzia del Coni, la prima sezione ter del Tar Lazio ha respinto il ricorso dell'Avellino, rappresentato in giudizio dagli avvocati Lentini e Chiacchio. I legali del club irpino aveva chiesto una sospensiva della pronuncia impugnata. L'esito positivo avrebbe riammesso momentaneamente il club in serie B, congelando gli effetti della pronuncia del Collegio di garanzia del Coni, prima della pronuncia definitiva di sospensiva attesa per fine agosto, che avrebbe dovuto confermare gli effetti del decreto cautelare.
Tremenda la delusione per un'altra piazza importante, che scompare dal calcio professionistico. Ripartirà con tutta probabilità dalla serie D ed è scontata la costituzione di una nuova società. Prossimo il regime di svincolo per tutti i calciatori tesserati, che avevano cominciato la stagione in ritiro svolgendo tutta la preparazione estiva, guidati dall'allenatore Michele Marcolini.
Chiuso il caso Avellino, sembra più chiara ora la situazione sulla composizione del prossimo campionato cadetto. La Lega di serie B aveva inizialmente sposato il format a 20 squadre bloccando i ripescaggi, ma il Collegio di Garanzia del Coni ha dichiarato legittima la riammissione di Catania e Novara.
Si va a questo punto verso una B nuovamente a 22 squadre con il Siena, che a meno di clamorosi colpi di scena, dovrebbe prendere il posto dell'Avellino. Si attende a questo punto la comunicazione ufficiale sulle squadre partecipanti dopo di che sarà varato il calendario.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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