Serve un'impresa per centrare la finale, raggiunta ieri in coppia con la Vinci

«Sarita può farcela, non parte battuta, sarà una grande sfida con Serena», è l'ottimistico pensiero di Pablo Lozano, da 8 anni coach della Errani. Ma la più giovane delle Williams appare una montagna inattaccabile per chiunque, ne sa qualcosa la Ivanovic sbaragliata in 59' nei quarti per 6-1, 6-3. È lei la numero uno del mondo alla faccia della classifica che premia l'Azarenka e degli organizzatori che, succubi del ranking, l'hanno piazzata al quarto posto fra le teste di serie. Non c'è avversaria che dica il contrario. Negli ultimi mesi Serena, 31 anni il 26 settembre, è tornata la "bad girl" che ha portato a casa 14 major, l'ultimo a luglio sull'erba di Wimbledon dove ha anche vinto qualche settimana più tardi l'oro olimpico. Alla vigilia ha avuto parole d'ammirazione per la Errani, l'ha etichettata come una "fighter", una combattente, in realtà è arcisicura di vincere, e anche facilmente.
Venus, la sorella maggiore, ha detto che è forte e aggressiva come nel 2008 quando vinse per la terza e finora ultima volta gli Us Open. Per i bookmaker non c'è storia, bancano l'americana a 1,02 mentre offrono la nostra giocatrice a 19. Quasi come il gap sui guadagni: 35 milioni di euro contro 4.
Ma la 25enne piccola italiana ritiene di avere qualche chance per mettere in difficoltà Serena e impedirle di esplodere i suoi colpi a mille all'ora: mica facile però. Nei tre precedenti ha sempre perso, anche se nell'ultimo incrocio in Dubai ha vinto un set. Era il 2009. Con Lozano ha concordato di rischiare su ogni palla fin dall'inizio lasciando negli spogliatoi quel timore reverenziale che l'aveva frastornata all'inizio della finale parigina con la Sharapova (sfavorita dai bookie contro l'Azarenka nell'altra semifinale). Ma c'è da chiedersi come riuscirà a difendersi dalle ribattute dell'avversaria sul suo servizio che a stento supera i 150 kmh. Ce la facesse, imprimerebbe un'inerzia diversa al match. Proposto in diretta dalle 21.45 italiane su Eurosport e Sky.
Ieri intanto Errani e Vinci, di nuovo insieme dopo il derby in singolare, hanno raggiunto la finale del doppio superando Vives e Sanchez per 6-3, 6-2 con grande autorevolezza. Non è impresa da poco perchè le due spagnole avevano battuto nei quarti le russe Kirilenko e Petrova che a loro volta avevano eliminato le sorelle Williams.

In copertina è finita la sconfitta di Federer ad opera del ceco Berdych che ha inflitto un'autentica lezione (7-6, 6-4, 3-6, 6-3) al maestro svizzero. E ieri i medici hanno rassicurato sulla salute di Nadal: «Niente operazione, in Australia sarà prontissimo».

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