Juve, tre gol d'autore per dire è qui la festa

I bianconeri soffrono sotto di un gol sul campo del Sassuolo. Poi ci pensano Tevez, Marchisio e Llorente

Juve, tre gol d'autore per dire è qui la festa

Tutti insieme appassionatamente sono sfilati i protagonisti di questo scudetto al quale manca solo l'ultimo punto-ricamo: Tevez al 19° gol con aggiunta di traversa, Marchisio e Pirlo in coppia per il 2-1, Buffon con parate salvavita, Llorente con un colpo di tacco che sembrava uno squillo di felicità per la gente bianconera. Con Carlitos fanno 34 gol in due. La Juve vince con il cuore e la bravura dei suoi condottieri. Notte di sofferenza, ci ha pensato il Sassuolo a mettere il pepe sulla partita. Poi la Singora ha fatto la Signora ha rincorso il risultato, l'idea di poter acchiappare tutto in questa settimana e raggiunto i 93 punti che fanno record per la sua storia: Capello si era fermato a 91. Chissà come se la riderà Conte che con Don Fabio ha conti in sospeso.

Qualcuno si sarà domandato perchè la Juve non si è portata a casa Zaza Simone da Policoro, terra di Calabria, anzichè Osvaldo, Quagliarella e magari Giovinco. L'interessato ha fatto di tutto per rendere poco accessibile la risposta. Aggiungete anche che le insinuazioni di Garcia avranno fatto qualche effetto (Conte ben sapeva che ci poteva essere il trucco) ed ecco la difesa juventina messa a ferro e fuoco per un tempo dal 23enne (futuro?) juventino che le ha complicato la vita fin dai primi minuti. Magari le avrà reso un servizio per il domani: immediato e più lontano. Zaza, infatti, è un giocatore di proprietà bianconera come Berardi (ieri assente), Gabbiadini e Immobile. Dunque la Signora avrà facile scelta per cercare gol in questa sua gioventù per nulla bruciata dal giocare in provincia. Nell'immediato, invece, il pelatone ha fatto risuonare campanellini d'allarme sulla difesa della Signora ed anche sull'approccio della squadra alla partita. Sembrava una Juve formato Benfica, niente di tranquillizzante in quei primi minuti: Sansone si è infilato nella difesa ma ne ha cavato un tiro a lato. Poco dopo il medesimo scatenato Sansone ci ha riprovato mandando in derapata la difesa bianconera: Zaza si è infilato con prepotenza da goleador e gol è stato grazie all'affanno di Ogbonna sul contrasto al tiro, alla deviazione del suo piede e all'impaccio di Buffon.
Peggio non poteva capitare in una notte di pioggia intensa e con qualche pensiero all'Europa. La Juve ha faticato a prendere ritmo, il Sassuolo è stato frenetico e appassionante per il suo pubblico. Due uomini su tutti, Magnanelli e Chibsah, proponevano la diga contro la quale la gente bianconera infrangeva il suo sonnolento fraseggio.

La Juve ha faticato per l'imprecisione e la strana luna di Marchisio, per la fatica di Pirlo a pescare il lancio verticale e per un gioco di fascia troppo sfiatato. Pirlo e Marchisio poi si riscatteranno con l'azione del secondo gol. Ma buon per la Signora che Carlitos Tevez sia un leone ruggente, soprattutto nei momenti in cui vede la squadra in difficoltà. Non a caso in un quarto d'ora, dal ventesimo al trentacinquesimo, ha cominciato quel furoreggiare e quello scaldare il piede che lo ha portato a spaventare Pegolo. Fin quando non ha scaraventato un destro che ha distrutto il muro del portiere, grazie anche alla deviazione di Longo.
La Juve si è rimessa in rotta, la partita ha preso faccia migliore anche se la difesa, senza Bonucci ma con Barzagli, ha replicato la faccia peggiore sul finire del tempo. Zaza ci ha riprovato con un bel tiro e stavolta Buffon gli ha detto: ragazzo, ora basta.

E tanta fatica non è stata inutile, perché il secondo tempo ha coronato sofferenza e superiorità. Il Sassuolo ha abbassato il ritmo, Zazà ha continuato a frastornare Ogbonna, Sansone ha provato il raddoppio ma poi Pirlo ha sfruttato un errore della difesa per scodellare un bijoux al piede mancino di Marchisio che ha ritrovato la precisione chirurgica del goleador. L'ingresso di Lichtsteiner ha confermato che lo svizzero è vitamina per tutta la squadra. La Juve è stata più prepotente nell'attaccare. Tevez ha colpito la traversa.

E Llorente, fin allora timidino, ci ha messo il pezzo d'artista: inventando un colpo di tacco in rete sul cross di Lichtsteiner. Buffon ha detto la sua con un doppio intervento su Floccari. E la Juve ha visto splendere il sole in una notte di pioggia.

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