Una vittoria prevista e inutile, una sconfitta prevedibile e rimediabile. Ma per la Juventus il viaggio in Champions si complica, anzi si conclude, a causa del risultato di Lisbona, dove il pareggio agevola sia il Benfica sia il Paris St. Germain in corsa certa verso la qualificazione. Per Allegri si preannunciano molti giovedì di lavoro in Europa league, per il club nuovi incubi di bilancio, è la svolta malinconica o forse l'epilogo di sogni fasulli riservati alla superleague. La partita dell'Allianz ha visto Angel Di Maria protagonista certo, l'argentino ha risolto una partita sciocca, senza sapore e con i soliti errori tattici e tecnici, il Fideo ha disegnato i tre palloni che hanno consentito a Rabiot (due volte) e a Vlahovic di sbloccare la testa confusa dei bianconeri che hanno offerto, per l'abulia di Paredes, finora un erede di Arthur, troppe incomprensibili situazioni favorevoli agli israeliani che hanno colpito due pali e poi sono andati anche al gol in una situazione ridicola di tre bianconeri contro un solo attaccante del Maccabi, continuando a molestare avendo intuito la confusione della terza linea juventina dopo l'ingresso dell'apatico Alex Sandro e le difficoltà di movimento, nel breve, di Bremer. Sta di fatto che il secondo tempo è stato vissuto aspettando il risultato di Lisbona e questo conferma come la storia della Juventus sia cambiata per i propri errori, la propria arroganza e non certamente per la superiorità di un avversario, dico il Benfica che, comunque, si è mostrato superiore a certi facili e superficiali pronostici. A Londra la resistenza del Milan è durata fin troppo, le numerose assenze si sono sentite con il passare dei minuti, accentuate dalla fragilità ed evanescenza manifestate da De Ketelaere mai veramente in partita e addormentato sul primo gol del Chelsea. Il Milan si è lentamente sgonfiato e la squadra di Potter ha trovato spazi clamorosi per ripartire e concludere, irrobustendo il vantaggio.
Molto si deciderà a San Siro nella partita di martedì prossimo, nella speranza che Pioli possa recuperare qualche uomo. Sabato, lo scontro diretto fra Milan e Juventus dovrà far capire se la Champions avrà lasciato scorie o vitamine.
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