Stasera alle ore 21.00 potrebbe concretizzarsi la prima grande sorpresa di questa fase finale. Infatti al Maracanà saranno di scena Cile e Spagna, con i secondi che, dopo la durissima lezione subita dall'Olanda, devono vincere a tutti i costi se non vogliono abdicare. Tuttavia il compito si presenta tutt'altro che semplice, perché di fronte c'è un Cile che sente l'odore dell'impresa e che farà di tutto per prendersi i "galloni" di squadra che ha estromesso dal Mondiale i detentori. Inoltre da non scartare l'ipotesi che, pur vincendo, la squadra di Del Bosque, complice la differenza reti critica, potrebbe uscire se nell'ultimo turno gli Orange, presumibilmente già qualificati, si mostrassero arrendevoli contro il Cile.
La statistica, per la verità, non sorride a Vidal e compagni, in quanto nelle due fasi finali nelle quali la compagine sudamericana ha incrociato quelli che erano i campioni del mondo in carica, ha sempre perso. Tuttavia la statistica nel calcio non è una scienza esatta e il detto secondo cui "c'è sempre una prima volta" potrebbe concretizzarsi proprio stasera e i Cileni lo sperano, visto che prima di questa fase finale mai i Campioni in carica avevano perso con quattro goal di scarto. Sempre guardando alle statistiche, un paio sono le occasioni in cui Iberici e sudamericani si sono affrontati prima di stasera. In entrambi i casi a vincere sono stati gli Spagnoli e la prima volta accadde proprio al Maracanà, in occasione di Brasile 1950.
Ma statistiche a parte, che clima si respira nei due ritiri e chi scenderà in campo nel match che potrebbe decretare la fine del "tiki-taka"? Ovviamente, e non potrebbe essere altrimenti, quello nel ritiro cileno è molto sereno in conseguenza della vittoria con l'Australia, che ha messo la selezione sudamericana in una posizione di relativa tranquillità. Il tecnico Sampaoli non ha problemi di formazione e si affiderà molto probabilmente allo stesso "undici" che ha dato il calcio d'avvio nel match con l'Australia. Il modulo dovrebbe essere quello che prevede una difesa a tre, che diventa a cinque quando il pallone è nei piedi degli avversari, per l'abbassamento dei due laterali della mediana a cinque e un uomo di fantasia dietro le due punte. Una squadra sudamericana in grado, comunque, nel corso del match di passare rapidamente, come nel match contro i Canguri, ad una difesa a 4 grazie all'arretramento di Medel. Gli uomini chiave saranno come sempre Vidal e Sanchez, con il primo che dovrebbe essere in grado di giocare per almeno 3/4 di match e assumere, in questa seconda gara, una posizione più avanzata.
Dall'altra parte il clima è ovviamente teso e secondo alcune indiscrezioni all'interno della squadra si sarebbe creata una spaccatura, tra chi vorrebbe mandare in soffitta il "tiki-taka" e cambiare tipologia di gioco e chi invece ritiene non sia ora il momento di sconfessare il credo tattico che ha fatto di questa Spagna una delle squadre più forti di ogni epoca. Il modulo dovrebbe essere il solito 4-2-3-1 e Del Bosque ha più volte detto che:
"Non sono previsti stravolgimenti dopo la sconfitta all'esordio",
A partire dalla porta, dove Casillas è confermato nonostante la pessima prestazione con l'Olanda e la mediana, dove Xavi manterrà il posto in cabina di regia. Gli unici dubbi sono sull'utilizzo o meno di Costa, che dovrebbe essere rimpiazzato da Pedro e Silva che dovrebbe lasciare il suo posto a Koke per un terzetto con i blaugrana Xavi e Iniesta dietro all'unica punta. Diga centrale composta presumibilmente da Xabi Alonso e Busquets (a meno di un inserimento di Javi Martinez). Rischia anche Jordi Alba, con il suo posto, complice lo spostamento di Azpilicueta sull'altra fascia, rimpiazzato da Juanfran.
Probabili formazioni
SPAGNA (4-2-3-1): Casillas - Azpilicueta, Ramos, Piqué, Alba - Xabi Alonso, Busquets (Javi Martinez) - Xavi, Iniesta,Pedro - Fernando Torres.
CILE (3-4-1-2): Bravo - Jara, Medel, Silva - Isla, Marcelo Diaz, Vidal, Mena - Valdivia - Edu Vargas, Sanchez
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