Sperare, non sognare. Ma la Ferrari non è più quella dell'anno scorso

Verstappen vola e approfitta delle Mercedes ancora in rodaggio. Leclerc in seconda fila

Sperare, non sognare. Ma la Ferrari non è più quella dell'anno scorso

Il vento del deserto ci porta una Formula 1 diversa che dopo sette anni di dominio Mercedes nelle prime qualifiche della stagione, non vede né Hamilton né Bottas davanti a tutti. Che Max Verstappen fosse il grande favorito lo avevano ormai capito anche i datteri, ma la Formula 1, nonostante la densità di ingegneri per centimetro quadrato nei box, è uno sport molto lontano dall'essere esatto. Perché poi in qualifica a ottenere il tempo non ci va un computer, ma un uomo. E l'emozione, la fallibilità dell'essere umano, può mandare a ramengo anche le simulazioni più corrette. Max Vestappen però non si è fatto prendere dall'emozione di essere per la prima volta il grande favorito del weekend. È stato il più veloce venerdì, il più veloce sabato mattina e il più veloce all'ora della verità, quella delle qualifiche. Dopo 120 gare è alla sua quarta pole. Non è uno specialista. Non aveva la macchina per esserlo e quando l'ha avuta qualche volta aveva sbagliato. Questa volta è stato perfetto lasciando Hamilton a 0388 e Bottas a oltre mezzo secondo. Per non dire del suo compagno, l'esperienza fatta persona, Checo Perez, il mago delle gomme, rimasto fregato ed escluso dal Q3 proprio per aver tentato di qualificarsi con gomme gialle. Un Max davvero super. Adesso non gli resta che completare l'opera sfruttando il vantaggio che per ora gli garantisce la sua Red Bull. Deve accumulare punti di vantaggio prima che la Mercedes torni a fare la Mercedes. I primi tre (e pure Gasly) partiranno con gomme Pirelli gialle, mentre gli altri avranno le più tenere. Un vantaggio che i più forti si sono garantiti.

Ma se Max un po' ce lo aspettavamo là davanti a tutti, chi non pensavamo di trovare così avanti sullo schieramento è la Ferrari. Charles Leclerc è addirittura in seconda fila su una pista dove l'anno scorso non era finito tra i 10 in qualifica e poi aveva chiuso doppiato. Ha preso 0681 dalla pole, ma considerando da dove arrivava la Ferrari è un gran bel risultato. È la conferma che la strada è quella giusta. Peccato che sul più bello si sia inceppato Sainz. Era stato velocissimo addirittura il più veloce in Q2 (un millesimo meglio del compagno) anche dopo essersi visto il motore spegnersi in pista nell'ultimo run in Q1. In Q3 però ha sbagliato approccio. Non conosce ancora bene la Ferrari. Giustificato. In gara si farà perdonare. Anche se la gara della Ferrari (al via con Pirelli morbide) non sarà dolce come le qualifiche almeno a giudicare dai long run di venerdì. Nessuno è migliorato come la Ferrari dalla gara dello scorso anno, ovvero quattro mesi fa. E questo è un dato di fatto. Non una sensazione.

Le prime qualifiche dell'anno promuovono anche Alpha Tauri (Tsunoda poteva passare in Q3 se avesse usato le gomme più morbide), McLaren, Fernando Alonso e pure

l'Alfa Sauber agevolmente passata in Q2. Bocciato tristemente Sebastian Vettel, penalizzato da una bandiera gialla, ma terzultimo al via con il suo compagno 10°. Non un bell'inizio. Forse non era tutta colpa della Ferrari.

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