Strama sorride, Allegri no: «Dovevamo uccidere un avversario moribondo»

Strama sorride, Allegri no: «Dovevamo uccidere un avversario moribondo»

«Il risultato è giusto, il Milan ha fatto un grandissimo primo tempo, ci ha messo in difficoltà, ma noi siamo poi rientrati con lo spirito giusto, ci siamo comportati al meglio e messo i rossoneri in grossa difficoltà». Pensieri e parole di Andrea Stramaccioni, il tecnico nerazzurro ancora imbattuto nei derby: due vittorie e un pareggio.
Un risultato che apparentemente va bene anche al presidente del Milan, Silvio Berlusconi: «Potevamo vincere 3-0 nel primo tempo. Ma giocavamo in trasferta e va bene così. Ho fatto i complimenti a El Shaarawy, ad Allegri no perché era impegnato con le interviste, ma gli ho lasciato i saluti. Balotelli? Ha trovato un ambiente difficile ma ha provato a far gol. Ma nel nostro primo tempo ho visto grandi cose e lo spirito giusto e resto fiducioso per Barcellona», ha concluso.
Una superiorità, quella rossonera nei primi 45', confermata anche da Strama: «Nel primo tempo il Milan è andato più vicino al secondo gol che noi al pareggio e una pezza l'ha messa Handanovic. Eravamo in difficoltà sulle corsie esterne con Nagatomo e Zanetti, la posizione di Boateng ci ha messo in grossa difficoltà e abbiamo sbandato un po'». Poi le urla negli spogliatoi e la correzione di rotta. Stramaccioni sorride: «Niente urla, ho invertito gli esterni, i ragazzi sono ritornati in campo con uno spirito diverso e ben determinati, hanno cambiato atteggiamento e si è vista un'Inter diversa. Importante anche la posizione di Guarin e di Cassano e lì lo vedremo spesso».
Sorride anche Ezechiel Schelotto, primo derby, primo gol in nerazzurro e tante lacrime: «Un'emozione che non dimenticherò mai, dedico la rete alla mia famiglia e alla mia fidanzata Cecilia arrivata dall'Argentina in un momento per me difficile, viste le critiche ingiuste rivoltemi in questi mesi. E proprio su queste brutte cose mi sono preso la rivincita. E sono anche contento di essere tenuto in considerazione dal ct azzurro Prandelli. Ma ovunque mi mettoni, io gioco, anche terzino. Preferisco però fare l'esterno e avere un difensore dietro».
Sorride meno Massimiliano Allegri (allora sono davvero tutti contenti, evidentemente il pari sta bene a entrambe le squadre, ndr) che se n'è andato una manciata di secondi prima del fischio finale. «Non ero arrabbiato», confessa il tecnico nerazzurro, «mancavano appena 5 secondi e volevo evitare il caos del dopo gara. Avremmo meritato qualcosa di più, soprattutto nel primo tempo, con altre quattro palle gol e li avremmo potuto chiudere la partita. L'avversario era moribondo e dovevamo ucciderlo». E qui Allegri critica i suoi eroi, senza fare nomi: «I giovani fanno cose che in simili partite non si devono fare. Devono mettersi a disposizione, anche perchè bisognava difendere meglio». Evidentemente i mancati sacrifici di qualcuno, qualche rientro in meno a difendere, hanno stizzito il tecnico che subito volta pagina: «Sono contento dei ragazzi, benissimo nel primo tempo, un po' stanchi nel finale e proprio per questo avremmo dovuto gestire meglio il possesso palla, invece abbiamo perso troppi palloni».

E sul gol subito: «È stato bravo Schelotto, ma dovevamo chiudere la partita prima. L'Inter aveva l'obbligo di vincere, noi siamo contenti perchè eravamo fuori casa». Deluso El Shaarawy, malgrado il gol: «Due punti buttati via».

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