Talent scout promosso ds. Napoli, il dopo Giuntoli è a conduzione familiare

La trovata rivoluzionaria di De Laurentiis: il mercato affidato al patron e a Micheli

Talent scout promosso ds. Napoli, il dopo Giuntoli è a conduzione familiare
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Talent scout promosso a direttore sportivo. Almeno per il momento. È l'ultima trovata rivoluzionaria di Aurelio De Laurentiis, sempre più convinto di gestire in maniera snella e familiare il club azzurro. Un rischio, o comunque una scelta coraggiosa in controtendenza evidente rispetto all'organigramma tradizionale, per giunta di una società appena laureatasi campione d'Italia. Di sicuro, il presidente è arrivato a questa conclusione perché è stato costretto, senza l'addio di Giuntoli avrebbe proseguito il cammino con l'ex Carpi. Dopo otto anni di grandi colpi sul mercato e qualche delusione, è maturata la decisione unilaterale (da parte del dirigente) di salutarsi: De Laurentiis non l'ha presa benissimo ma prima di lasciare libero Giuntoli (monetizzando l'operazione, ovvio), ha messo alcuni tasselli al loro posto.

Bravo, bravissimo l'ex ds dietro la scrivania ma nel suo lavoro c'è sempre stato lo zampino fondamentale dei collaboratori, in giro per il mondo. Il presidente li ha legati al Napoli con regolari contratti, escludendo il pericolo che potessero legarsi a Giuntoli, e quindi a una persona (come fanno ad esempio molti collaboratori di uno staff tecnico quando seguono il proprio allenatore), e non al club. Non ci sarà una sola figura a sostituire l'architetto dello scudetto desideroso di misurare le ambizioni personali alla Juventus ma le decisioni saranno prese in maniera collettiva, chiaramente sotto la benedizione di don Aurelio al quale spetterà come sempre l'ultima parola. Per il momento la figura centrale è quella di Maurizio Micheli, attuale capo scouting che ha messo la firma su alcune operazioni eccellenti del passato, iniziando da Hamsik e finendo con Kim e Kvaratskhelia. Insieme a lui, Leonardo Mantovani, collaboratore fedelissimo dai tempi del Brescia e Antonio Sinicropi, compagno di Valentina (genero di De Laurentiis in quanto compagno della figlia del presidente, che è a capo dell'area marketing), da qualche tempo collaboratore esterno del Napoli. Di quest'ultimo si sa poco, soltanto che di recente ha conseguito a Coverciano il patentino di direttore sportivo discutendo una tesi sui diritti d'immagine dei calciatori, descrivendo la contrattualistica del Napoli e ricevendo l'elogio della commissione: ha lavorato anche nel Bari, l'altra squadra di riferimento della famiglia.

Fino a settembre, o forse per tutta la stagione, si andrà avanti con soluzioni interne, quindi senza un unico sostituto di Giuntoli, e il banco di prova di queste settimane è intrigante perché si deve innanzitutto cercare il sostituto di Kim volato al Bayern.

A De Laurentiis non sono mai dispiaciuti tre profili, quelli di Accardi (che ha rinnovato con l'Empoli), Tare e Massara (che invece hanno lasciato Lazio e Milan). Per qualche mese, o per l'intera stagione, ogni soluzione esterna resta in stand-by: deciderà tutto, come sempre, don Aurelio.

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