Thohir per tenere Icardi gli triplica lo stipendio. Lo cede solo a 60 milioni

Con quattordici gol in campionato il bomber nerazzurro ha raggiunto Tevez

Thohir per tenere Icardi gli triplica lo stipendio. Lo cede solo a 60 milioni

Sarà l'Inter di Kovacic, intanto è quella di Mauro Icardi.

Quattordici gol in campionato, raggiunto Tevez in cima alla classifica marcatori, la sensazione netta che a 22 anni sia un atleta in crescita, glamour attorno al suo nome, già ora circa due milioni annui da sponsorizzazioni legate esclusivamente alla sua immagine. Adesso forse Maurito ha convinto tutti. Thohir ha da tempo un'idea in testa, ha deciso che con lui si debba fare una eccezione alle regole.

In attesa che il suo procuratore Abian Moreno sbarchi a Milano, si vocifera di un aumento di ingaggio che porterà il centravanti argentino a guadagnare 3,6 milioni fino a giugno 2019, una stagione in più rispetto al contratto precedente. Sull'argomento Icardi risponde meccanicamente: «Del rinnovo parlerà il mio procuratore». Ma non si intuisce alcun buon motivo per non essere lieto di quanto gli stia capitando. Da 800mila euro più bonus, andrà a percepire più del triplo per altre quattro stagioni e mezzo per effetto immediato dell'aumento. Chi lo vuole, eventualmente, gli dovrà come minimo garantire un ingaggio maggiore.

Tutto ciò non sposta di una virgola il suo futuro, avulso da un piazzamento ai preliminari Champions o anche diretto, Icardi davanti a una offerta eccezionale esce, l'Inter la valuta attorno ai 60 milioni, ma siamo nell'ambito delle ipotesi. Intanto è confermato anche dalla società l'incontro di questo giovedì o venerdì con Abian Moreno, la richiesta di 3,6 milioni a stagione comprende la cessione da parte del giocatore del 50 per cento dei suoi diritti di immagine. Sia l'Inter, sia Abian Moreno, sono convinti che tali ritorni da sponsor vari riceveranno un incremento sensibile, quindi più soldi per il club che conseguentemente ammortizzerà l'ingaggio, e più soldi per Icardi. Ma per i top club della Premier non è mai un problema di soldi, Mourinho manda costantemente un osservatore sulle tracce di Maurito e naturalmente a Milano ha mantenuto rapporti tali da ricevere aggiornamenti in tempo reale. A San Siro per Inter-Palermo e lunedì sera a Cagliari era presente in tribuna anche uno scout del Manchester United.

Mauro, e questo lo si è capito

da tempo, è intelligente e anche furbo, non si nega niente e gioca non solo in campo. I tifosi sono in ansia, gli ultimi tre capocannonieri della serie A, a fine stagione l'hanno lasciata: Ibrahimovic, Cavani e Immobile.

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