Tre squadre per tre coppe. Risveglio Italia dopo 29 anni

Allegri non può essere il futuro non essendo stato capace di essere il presente, la stagione folkloristica è soprattutto la sua

Tre squadre per tre coppe. Risveglio Italia dopo 29 anni
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Juventus fuori, Roma e Fiorentina dentro, serata lunga, oltre due ore di calcio a Siviglia e Basilea, risultati diversi ma epiloghi in fondo previsti. L'eliminazione della Juventus avrà strascichi sicuri. Il bus di Mourinho ha portato la Roma in finale, calcio dei favolosi anni sessanta quello dei giallorossi ma questo poteva e doveva fare, sfruttando al massimo il vantaggio dell'andata, perdendo Celik e Spinazzola, le chiacchiere non servono, per la seconda volta consecutiva la Roma va a Budapest in finale europea contro il Siviglia e non è poco, l'estetica non conta, la sostanza dice che Mourinho bada al sodo.

La Juventus è affondata nei supplementari dopo aver buttato via la qualificazione con gli errori grossolani di Rabiot e Di Maria. I gol spagnoli firmati da vecchie glorie nostrane, Suso e Lamela, sono caramelle al cianuro per Allegri le cui scelte (formazione numero 105 dal suo arrivo a Torino) si sono rivelate sbagliate se non incomprensibili, Di Maria è in condizioni inguardabili, schierarlo sull'out di destra, a quaranta metri dalla porta, è una bestemmia tattica, se poi l'argentino pensa di essere incompreso (ha protestato per la sostituzione) potrà accomodarsi altrove.

Il gol bello di Vlahovic ha dato speranze fragili, la Juventus si è rannicchiata secondo usi e costumi del suo allenatore, tentando contrassalti isolati, eroici e mai ragionati, troppa la fatica dei centrocampisti titolari, Locatelli e Rabiot nella fase di contenimento, con Fagioli fuori uso, partita con una sola punta Kean, ha concluso con due attaccanti, poche idee e confuse. Per i bianconeri è una batosta durissima, ogni progetto europeo resta nel cassetto dei sogni e delle arroganze accumulate in queste ultime due stagioni. Allegri non può essere il futuro non essendo stato capace di essere il presente, la stagione folkloristica è soprattutto la sua, a livello internazionale con le cinque vergognose sconfitte in champions e questa ultima uscita che non può e non deve avere alcun alibi. Roma-Siviglia a Budapest sarà finale di fascino.

La terza italiana, la Fiorentina, in conference, è passata

all'ultimo secondo con Barak e giocherà a Praga contro il West Ham. Tre italiane nelle finali europee è un risultato eccezionale, mancava da 29 anni. Inzaghi, Mourinho, Italiano lucidano il nostro calcio, mortificato da Allegri.

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