È successo nuovamente: diversi calciatori della Turchia hanno esultato con il saluto militare. Dopo l'episodio nel match di venerdì scorso contro l'Albania, i calciatori della nazionale di Ankara - impegnati nella qualificazione a Euro 2020 - hanno ripetuto il gesto in seguito al gol del pareggio contro la Francia. E l'omaggio ai soldati turchi per l'offensiva in Siria contro i curdi ha scatenato le polemiche.
Verso la conclusione della gara sugli spalti è stato esposto uno striscione filo-curdo (prontamente rimosso) con su scritto in lettere rosse: "Smetti di uccidere i curdi". Va sottolineato anche che da parte dei tifosi turchi non solo si sono sollevati fischi, ma precedentemente sono stati intonati cori a sostegno di Erdogan. Alcuni sostenitori sostengono addirittura che le notizie riportate in Europa non sarebbero coerenti con quanto effettivamente stia accadendo: a loro giudizio il dittatore avrebbe agito in tal modo per ripulire il confine con la Siria dal PKK.
"Siamo con la nazione"
Al termine della gara è stato intervistato Hakan Calhanoglu, giocatore del Milan, che ha voluto ribadire il
sostegno alla Turchia: "Gioco per la nazionale e quando lo faccio la politica è da un’altra parte. Noi giochiamo a pallone, ma siamo al 100% con la nostra nazione. Anche se comunque non sempre è tutto bello".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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