È una vittoria della politica. Ora liberi tutti di fare i furbi

Stavolta l'arbitro ha smaccatamente favorito il Napoli. E non si potrà dire che la Juve ha rubato il risultato

È una vittoria della politica. Ora liberi tutti di fare i furbi

Stavolta l'arbitro ha smaccatamente favorito il Napoli. E non si potrà dire che la Juve ha rubato il risultato. Strano capovolgimento di copione: quasi si pensi più alla politica che allo sport. Si avalla l'ipotesi che i furbetti la fanno sempre franca, si stracciano le ragioni assolutamente condivisibili delle prime due sentenze. E tutto sotto l'egida di un tribunale Coni: suona male. In precedenza avevano vinto le leggi scritte del calcio, vinto chi ha cercato di giocare pur con problemi legati alla pandemia, magari senza gli assi assaltati dal Covid o con giocatori contati, vinto chi non voleva fare il furbo alla faccia di chi ci aveva provato. Oggi, più che mai, un elogio va a tutti loro. Ora, invece, si è rovesciato il mondo: vince il pallone degli azzeccagarbugli. Chissà il sorrisetto sornione di taluni personaggi. Come a dire: banda di fessi. Spiaceva vedere un così bel Napoli punito per la solita pensata dirigenziale. Non meritava 3-0 e penalizzazione per quanto proponeva sul campo. Stavamo tutti dalla sua parte. Ma ora chi gli crederà più? Se il mondo del calcio pensava necessario fermarsi per problemi di salute (De Laurentiis docet in astuzie dialettiche), allora perché non bloccare i campionati. Tutti saremmo stati lieti di attendere la fine della pandemia: uno o due anni? No, questo non era possibile: sennò addio ai danari da spillare alle tv che chiedono uno spettacolo: bello o brutto, regolare o irregolare (com'è questo campionato), poco importa. Infiliamoci anche la parte dello struzzo interpretata dalla Federcalcio, che non si è costituita per difendere le sue sentenze. Facile intuire che la politica avvinghia e stritola. Il ministro dello sport aveva fatto capire da che parte stava: al cuore non si comanda. Un ex ministro presiede il collegio di garanzia (garanzia per chi?): non è una colpa, ma nemmeno un pregio.

Questa sentenza permetterà al Napoli di giocarsi la partita (buon per Gattuso e giocatori) ed è l'unico modo per rendere giustizia ai protagonisti del campo. Ma è innegabile che il calcio e le sue leggi abbiano perso. Ora liberi tutti: giocate quando vi pare. Basta la giustificazione dell'Asl per evitare guai. Eppoi siamo qui ad accapigliarci per un rigore rubato

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