Vittoria, stadio e conti. Il Milan torna a sorridere

Adli uomo in più, presentato il progetto del nuovo impianto e ora anche il club in attivo dopo 17 anni

Vittoria, stadio e conti. Il Milan torna a sorridere
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Tre indizi, secondo letteratura classica, dovrebbero costituire una prova. E i tre indizi collezionati dal Milan in queste ultime ore certificano che, nonostante la tremenda botta subita nel derby, club e gruppo squadra sono ancora vivi e lottano insieme ai tifosi. Il primo indizio è datato un paio d'ore prima della sfida di Cagliari ed è riferito alla presentazione ufficiale, al comune di San Donato, della domanda di variante urbanistica per costruire nel distretto San Francesco il nuovo stadio da 70mila posti più gli uffici per la società, il museo, un hotel e un centro per eventi, il tutto per un investimento, privato, calcolato in 1 miliardo di euro con ipotesi di taglio del nastro entro l'estate del 2028. Il secondo indizio è quello più esattamente calcistico. Con un ampio turnover previsto per la prima volta in stagione, e in netta controtendenza rispetto al precedente torneo, Stefano Pioli è riuscito ad artigliare un successo largo nel dominio del gioco e nel risultato (3 a 1) grazie al contributo di molti nuovi arrivati (Okafor e Loftus Cheek a segno) e di qualche ardita riproposta, il francese Adli, schierato alla guida del centrocampo a causa dell'infortunio muscolare denunciato da Krunic. A dire il vero il paragone tra i due sul piano stilistico è tutto a favore del francese che ha aspettato con pazienza cristiana l'occasione per abbandonare la panchina.

Strepitosa la ricostruzione dello stesso Adli giunta dopo l'ora di gioco scandita da una percentuale altissima di passaggi azzeccati (72 su 74). Ha raccontato Yacine: «A inizio ritiro Pioli mi disse che quest'anno avremmo cambiato sistema di gioco e per me gli spazi non ci sarebbero stati. Tomori allora mi chiese: cosa pensi di fare? Gli risposi: resto e vedrai che alla fine gioco». Testimonianza pubblica del temperamento positivo del francese non per niente pupillo dello spogliatoio specie per il comportamento esemplare in allenamento. A fine serata, poi, il successo sul Cagliari ha consentito al Milan di rivedere la vetta della classifica al pari dell'Inter reduce dalla sbandata domestica col Sassuolo, evento salutato sui social da Castillejo, ex rossonero adesso al Sassuolo con foto e un bel numero di like dei suoi amici milanisti.

Il terzo indizio è spuntato qualche ora dopo con la pubblicazione del bilancio 2023, gestione RedBird di Gerry Cardinale. Per la prima volta dopo 17 anni (il precedente virtuoso è datato 2006, epoca berlusconiana, premessa della cavalcata europea finita ad Atene con la settima Champions), il Milan è tornato in terreno positivo producendo un più 6 milioni che è solo un piccolo numero rispetto agli altri molto incoraggianti.

Due su tutti: il patrimonio netto è salito a più 177 milioni (dai 131 precedenti) e i ricavi hanno toccato la cifra record di 400 milioni, segno del notevole stato di salute (zero debiti finanziari) specie se si considera la pesante eredità lasciata dal cinese. Che tutto questo nuovo clima abbia prodotto un rialzo dell'ottimismo intorno al Milan è infine documentato dal numero dei biglietti prenotati per la sfida di domenica pomeriggio con la Lazio (i soliti 70mila).

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