Vuelta 11°tappa: splendido acuto di Aru, per Quintana caduta e Vuelta finita

Splendido assolo di Fabio Aru alla Vuelta. Il Sardo conquista la cima di San Miguel de Aralar con una stoccata all'ultimo chilometro. Battuti per 6'' Valverde, Rodriguez e Contador, qualche metro più indietro Froome. Quintana cade di nuovo ad inizio tappa e torna a casa con una frattura alla clavicola.

Seconda vittoria azzurra alla Vuelta, questa volta tocca ad Aru
Seconda vittoria azzurra alla Vuelta, questa volta tocca ad Aru

L'11esima frazione si apre con una caduta e un colpo di scena. Pochi chilometri di corsa e finiscono a terra, in coda al gruppo, diversi corridori; la caduta ha conseguenze serie: devono ritirarsi Steve Morabito e l'ex maglia roja Nairo Quintana. Il Colombiano viene trasportato all'ospedale per verificare le sue condizioni. Per lui probabile frattura alla clavicola. La situazione in gara si fa confusa ed elettrica: dopo diversi tentativi di fuga, attaccano una trentina di corridori fra i quali c'è anche il leader della generale Contador. Alla mossa a sorpresa dello Spagnolo, che lascia tanti a bocca aperta, rispondono prontamente Movistar e Astana, abili a ricucire subito sugli attaccanti. Pare non esserci spazio per le fughe, oggi; i primi 50 chilometri volano via ad oltre 50 all'ora.

La battaglia per la maglia roja si trasforma in una lotta senza quartiere, nella quale gli uomini di classifica lottano anche sui traguardi volanti: Valverde batte Contador nella volata dello sprint intermedio di Tafalla, rosicchiando qualche secondo in classifica. Dopo il testa a testa fra big, parte la fuga con quattro attaccanti: Le Bon (Fdj), l'italiano Favilli (Lampre), Ligthart (Lotto) e Kiriyenka (Sky), ai quali si aggiunge dopo qualche chilometro di inseguimento Bilbao (Caja Rural). Nel frattempo si registrano altri due ritiri da parte dei francesi Bouet e Pinot - 3° al Tour - che abbandonano la corsa. Il gruppo concede un po' di spazio agli attaccanti che riescono a costruire un margine di quasi 4 minuti.

In testa al plotone si è schierata la Katusha di Rodriguez, mentre la Tinkoff sembra disinteressata alla fuga. Nel secondo sprint intermedio di Estella, Ligthart precede Kiryienka e Le Bon, con il gruppo che riduce il distacco a meno di 2 minuti. Non appena la strada comincia a salire, Kiryienka prende l'iniziativa e Ligthart va subito in difficoltà. Il Bielorusso della Sky spinge forte sulle rampe del Puerto de Lizarraga, portando il suo vantaggio sugli ex compagni di fuga a 1'30''. Dopo Ligthart, perde contatto anche Le Bon. In vetta Kiriyenka transita per primo, seguito a 2 minuti di distanza da Favilli e Bilbao, che sul collo sentono il fiato del gruppo sempre più vicino. A -20 dal traguardo i due vengono riassorbiti. La Katusha è ancora davanti e fa sul serio: Rodriguez punta alla vittoria di tappa. All'imbocco dell'inedita salita finale, a Kiryienka sono rimasti appena 30'' di vantaggio. Ai -9 il Bielorusso deve arrendersi al ritorno del gruppo. Arredondo azzarda un timido allungo, subito stoppato dagli uomini Sky che davanti impongono il loro ritmo. L'atteggiamento del team britannico appare scriteriato, poiché il capitano Froome è in coda al gruppetto e soffre. Via radio arriva l'ordine di rallentare, il ritmo cala e ne approfitta subito il francese Barguil, che parte all'attacco ai -6, seguito immediatamente da Gesink. L'Olandese ne ha di più e rimane da solo, mentre Barguil alza subito bandiera bianca e attende il ritorno del gruppetto.

Daniel Martin va in progressione con Navarro alla ruota e l'accelerazione costa caro ad Anacona, che si stacca. Froome tenta di impostare un ritmo regolare, ma Contador gli scatta in faccia ai -2, lasciando capire a tutti di averne di più. Qualche centinaio di metri più avanti è Fabio Aru a scattare, subito rintuzzato dalla maglia roja. Le due accelerazioni annullano il vantaggio di Gesink, gli scatti continuano e ci prova di nuovo Navarro, poi ancora Aru che allunga deciso all'ultimo chilometro e prende un po' di margine sui rivali.

Il tempismo del Sardo è perfetto, e la sua azione brillante lo porta a vincere in cima a San Miguel de Aralar, precedendo di 6'' Valverde, Rodriguez e Contador e di 7'' Froome. Nella generale Contador rimane leader con 20'' su Valverde, 1'08'' su Uran, 1'21'' su Froome e 1'35'' su Rodriguez. Aru scavalca Anacona e va ad occupare la 7° posizione, a 2'13'' dalla maglia roja.

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