Dopo la cronometro, due giorni di montagna ed uno di riposo, tornano in scena i velocisti. Poche le tappe a loro disposizione in questa edizione del Giro di Spagna, in cui gli organizzatori si sono mostrati un po' tirchi verso gli sprinter. I quali, dunque, si vedono quasi obbligati a sfruttare le rare frazioni disegnate apposta per loro. La tappa di Logroño è una di quelle, l'unica della Vuelta che si svolgerà all'interno di un circuito cittadino, anche se non completamente: sono previsti, infatti, brevi digressioni al di fuori della città, nella parte meridionale. In totale il circuito misura poco meno di 21 chilometri e andrà ripetuto per otto volte.
Si incontreranno in prevalenza strade ampie e agevoli, che collegano Logroño alla cittadina più prossima, Alberite. Poche anche le curve all'interno della città, aspetto che ridurrà non poco i pericoli nella preparazione della volata. Dopo 41 km è posto il primo sprint intermedio, poi i corridori troveranno al km. 88 la zona dedicata al rifornimento e al km. 124 il secondo sprint intermedio. Il profilo altimetrico non è completamente piatto, ma parliamo di pendenze appena percettibili che scivoleranno via veloci sotto le ruote del gruppo lanciato. Quasi nulle le chance per una fuga, proprio tenendo conto delle strade larghe e dritte che favoriranno l'alta velocità delle squadre degli sprinter. Agevole pure il finale, che faciliterà ulteriormente l'impostazione della volata.
L'ultimo chilometro è persino in lievissima discesa e interamente dritto, come una spada la cui punta tagliente e acuminata è l'arrivo. Non c'è spazio per improvvisazioni e colpi di mano, fin troppo semplice per i team controllare un finale di questo tipo. La velocità sarà costantemente vicina ai 60 all'ora e li supererà quando la volata verrà lanciata. Gli uomini di classifica dovranno tenere gli occhi spalancati nel tratto finale per evitare cadute e altri imprevisti, ma per il resto potranno prendersela comoda e tirare un po' il fiato dopo giornate piuttosto impegnative. Dai -3 km, poi, potranno anche lasciarsi sfilare visto che la corsa a quel punto sarà neutralizzata per regolamento.
Favoriti? Impossibile non pensare a Degenkolb e Bouhanni, grandi rivali delle volate in terra iberica. Il bilancio attuale li vede in perfetta parità nel computo dei successi: 2 a testa. La tappa di oggi potrebbe essere considerata la bella fra i due, dato che il prossimo traguardo in teoria adatto ai velocisti è decisamente più imprevedibile e meno scontato. I precedenti sorridono a John Degenkolb, che proprio a Logroño è stato capace di vincere alla Vuelta due anni fa, mettendosi alle spalle Bennati e Meersman. Per trovare l'altro precedente bisogna tornare un po' più indietro: si giunse da queste parti nel 2007 e a trionfare fu Freire. Ben più agguerriti dovranno essere gli outsider, dunque, se vorranno inserirsi nella lotta fra i due cannibali delle volate, che finora hanno lasciato agli altri soltanto le briciole dei piazzamenti.
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