Yildiz, Traorè e i loro fratelli. La serie A si riscopre sfrontata

Dalla Juventus al Milan fino a Empoli e Frosinone, in campionato si torna ai tempi di Bergomi e Maldini gettati nella mischia da baby

Yildiz, Traorè e i loro fratelli. La serie A si riscopre sfrontata
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Sarà, forse, una delle tante contraddizioni del campionato, ma stavolta aiuta a divertire. Da qualche tempo ci ossessionano con il largo ai giovani. Bene, quest'anno non possiamo lamentarci: una delle squadre titolate ne sta mostrando un bel gruzzolo. Dici Juve e pensi al Kenan Yildiz, 18enne maghetto turco che ingolosire il mondo fa. Oppure al gol di Samuel Iling jr., 20enne di Islington, quartiere di Londra, che a Salerno ha rimesso la Signora in linea di volo per tener botta con l'Inter. Idea giovane che fa pari con il gol, il primo in serie A, di Chaka Traorè, anni 19, arrivato in Italia dalla Costa d'Avorio su imbarcazioni di fortuna, conosciuto in Emilia Romagna con altro cognome, acquisito dal Milan per 600mila euro che ora cominciano a fruttare. L'anno scorso il Napoli ci fece scoprire Kvaratskhelia: dunque osate mister, osate un po'! Fino a qualche tempo fa eravamo fermi a Pafundi e Baldanzi, oggi in vetrina c'è di più. Mourinho si tien stretti Edoardo Bove (19 anni) e Nicolò Pisilli, 19enne dalla lacrima sul viso dopo il primo suo gol romanista. E si è appena accaparrato Dean Huijsen, 18enne stopper olandese, scoperto dalla Juve. Ecco: conta essere determinanti, magari vincenti. E questi giovani hanno confortato le scelte. Si tratti di Elia Caprile, 22enne portiere dell'Empoli, o di Jan Carlo Simic stopper milanista subito al gol, come fosse un centravanti, alla prima apparizione. Segni del destino più che del pallone.

Poi c'è il Frosinone che vince poco ma è la squadra più giovane per età media e, guarda caso, retta da Matias Soulè ed un altro manipolo di allegri(ani) ex juventini. Sfavillare di speranze. Però, dietro le quinte, gorgoglia un refrain «peccato che». E si riferisce all'Inter in testa al gruppo ma in coda nell'età media dei giocatori impiegati. Giovani sotto i 23 anni? Troverete Bissek, Asllani e niente di più. E qui si faranno spavaldi i paladini del «con i giovani non si vince.». Si potrebbe aggiungere: ma almeno si perde meglio, costano meno. Vero, non sono più i tempi in cui Bergomi, Baresi, Paolo Maldini, Baggio esordivano da ragazzini e stupivano l'Italia e il mondo. Però questa serie A sta almeno regalando un poco di gioventù sfrontata: ai lancieri di fascia sinistra, Matteo Ruggeri 21enne dell'Atalanta, Patrik Dorgu 19enne del Lecce, aggiungete il fascia destra Kayode, 19 anni spesi a Firenze. E perché non Matteo Prati, 19enne che fa sostanza nel centrocampo del Cagliari? Festy Ebosele, 19enne irlandese lascia tracce a Udine. Bologna farà affari con Joshua Zirkzee, olandese 22enne che ha schiaffeggiato l'Inter.

E il Milan non conta solo su Traorè: l'americano Musah ha 21 anni, Davide Bartesaghi 17 e Francesco Camarda è ragazzo record con l'esordio a 15 anni e 8 mesi. Non sarà Rivera, già fenomeno a 15 anni, ma è un'idea per sognare. E per segnare.

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