la stanza di Mario CerviL'astrofisico che lavora al mercatino sembra un alieno

Caro Dott. Cervi, le allego una breve e spontanea riflessione su un piccolo episodio di vita quotidiana. Grazie a Dio ci sono ancora isole di buona educazione, di responsabilità, di serietà. Un vero tesoro da non disperdere. Ce la farà la nostra Italia? Grazie per l'attenzione. Gradisca un caro saluto da Adolfo e Gianfranca Alemanno e «Tappo», bassotto tedesco alla soglia dei 14 anni, nel ricordo dell'incontro di Abano.
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Cari amici Alemanno (e caro amico Tappo) trascrivo volentieri la vostra riflessione: «Vado a comprare i carciofi da Gino. Gino ha una piccola azienda agricola a conduzione familiare in provincia di Latina e alle quattro del mattino parte con il suo camioncino per venire a vendere i prodotti della sua terra a Roma, in zona Monte Mario. Questa mattina lo aiutavano la moglie e uno dei suoi tre figli, un ventiduenne che sta per conseguire la laurea in astrofisica. Questo ragazzo raccoglieva gli scarti della verdura, li infilava in un grande sacco e portava tutto nei cassonetti. Con il sorriso sulle labbra, con tanta serietà e umiltà. Gino ha altri due figli, uno studia ingegneria aerospaziale, l'altro ha sette anni e frequenta le elementari. 10, 100, 1000 laureandi in astrofisica per restituire dignità all'Italia».
Faccio i complimenti a Gino e auguro ogni successo nella vita al ventiduenne astrofisico. L'esempio di Gino e dei suoi figli grandi contraddice due tra i peggiori vizi italiani. Primo vizio il rifiuto dello studio duro, e la scelta di lauree facili che peraltro, se si hanno gli agganci giusti, possono portare ai vertici della burocrazia, i grand commis dello Stato. E sa Iddio quanto poco abbiamo bisogno di quei maestri del cavillo.

Il secondo vizio è la ripugnanza per il lavoro manuale, considerato degradante e rifiutato anche da professorini vocianti che a parole adorano il proletariato, ma la fatica e il sudore non sanno cosa siano. Bravo Gino. Se abitassi a Roma vorrei assaggiare i suoi carciofi. Senza dubbio squisiti.

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