La carriera di Casey Stoner, l'avversario che più ha impegnato Valentino Rossi, l'unico che può veramente dire di averlo battuto, il pilota che vanta tuttora il primato di successi nella MotoGP da quando nel 2007 sono state introdotte le 800 cc (18 vittorie contro le 17 di Rossi), è fortemente a rischio. «Stoner si ferma per tre gare e verrà sostituito da Mika Kallio, pilota del team satellite Pramac» annuncia la Ducati attraverso il comunicato stampa di presentazione del Gp della Repubblica Ceca, undicesima prova iridata in programma domenica a Brno. Il motivo, stando alle dichiarazioni ufficiali, riguarda misteriosi problemi fisici che hanno pesantemente condizionato il rendimento dell'ex iridato nelle ultime gare.
«Ho approfittato della pausa - sono le parole di Stoner - per tornare in Australia e consultare i medici sportivi che mi seguono da anni. I dottori ritengono che durante il Gp della Catalunya (14 giugno, ndr) io abbia contratto un virus, sforzando troppo il mio fisico». Di qui la decisione di fermarsi per tre Gp - oltre a quello della Repubblica Ceca, quello di Indianapolis (30 agosto) e della Riviera romagnola (6 settembre) -, con l'obiettivo di tornare in sella alla Ducati il 4 ottobre. Ma viene naturale ipotizzare che Stoner non si vedrà mai più nel motomondiale.
«I problemi sono solo fisici e non psicologici: sono certo che nel finale di stagione Casey ci sarà», assicura Livio Suppo, responsabile del progetto Ducati MotoGp, il manager che nel 2007 ha messo sotto contratto l'australiano, arrivando a conquistare il titolo mondiale nella prima stagione e il secondo posto nel 2008. Parole obbligate quelle di Suppo, ma l'analisi della situazione porta a conclusioni differenti. Pilota di grandissimo talento, dal carattere ingestibile: la crisi dell'australiano è iniziata l'anno scorso, dopo aver subito a Laguna Seca l'ormai famoso sorpasso da Rossi al Cavatappi. Persa quella gara che Stoner avrebbe dovuto dominare con facilità, Casey ha inanellato una serie di errori impressionanti, chiudendo la stagione in evidente difficoltà. Anche allora, come oggi, tutto venne imputato a problemi fisici: il pilota della Ducati si sottopose a una operazione allo scafoide sinistro (sconsigliata dal dottor Costa) che lo costrinse a un riposo per tutto l'inverno.
All'inizio della stagione 2009, Stoner era sembrato nuovamente in forma: in Qatar aveva trionfato per distacco. Ma in tutta la stagione è stata l'unica volta che si è visto Casey aggressivo, costretto nei Gp successivi a correre in difesa, fatto per lui inusuale. Nell'ultima gara, a fine luglio a Donington, aveva dimostrato la sua fragilità psicologica, scegliendo di partire con gomme da bagnato sull'asfalto umido, mentre tutti i rivali per il titolo montavano quelle da asciutto. Una decisione inconcepibile, che aveva sapore di scusa preventiva all'ennesima sconfitta. Viene da pensare a una grave crisi psicologica del pilota australiano, tuttora terzo in classifica e quindi ancora in lotta per il titolo, con il forte dubbio che la sua carriera sia a rischio, al di là dei suoi 24 anni. Se così fosse, sarebbe un brutto colpo per la casa italiana: negli ultimi anni solo Stoner è andato forte con la Desmosedici.
Se per la Ducati il futuro si fa incerto, diventa più chiaro quello della Honda che, con ogni probabilità, nel fine settimana di Brno annuncerà il rinnovo del contratto dei suoi due attuali piloti, Daniel Pedrosa e Andrea Dovizioso, splendido vincitore dell'ultimo Gp. Questo significa che Jorge Lorenzo rimarrà in Yamaha a fianco di Rossi.
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