La storia è servita in tavola

La storia è servita, ma non su un piatto d'argento. Perché la Manuelina di Recco, uno dei più rinomati ristoranti della Liguria che quest'anno compie 125 anni di «ospitalità», non ha dimenticato le sue origini. Documentate dalla mostra allestita nel ristorante che ripercorre oltre un secolo di storia. Storia italiana rubata alle immagini e agli oggetti esposti. «Dall'osteria al Ristorante, 125 anni di tavole imbandite della Manuelina», è il titolo dell'iniziativa che propone personaggi, gusti, abitudini degli italiani. Italiani famosi e uomini comuni. Tutti seduti intorno a un tavolo. Che in origine era una vecchia ciappa posta sotto il fico dell'antica Manuelina posta vicino al ponte romano, verso Testana. Luogo di passaggio per viandanti e operai delle cave di ardesia carichi di lastre sulle spalle. È lì che nel 1885 ha inizio la storia. La domenica uomini incravattati e donne vestite di pizzo si concedevano un pomeriggio di frescura. Un bicchiere di vino rosso accompagnato dalla classica torta di riso e dalla specialità della casa: focaccia al formaggio cotta sull'ardesia. Bussa e ti sarà dato, era l'imperativo dell'antica osteria. «A qualsiasi ora del giorno e della notte la Manuelina accendeva il fuoco e allestiva una tavola con due funghi sott'olio e qualche pezzo di focaccia», ricorda Gianni Carbone. Con un po' di malinconia: «Chissà cosa direbbe oggi la Manuelina sapendo che la sua ricetta ha ricevuto la certificazione igp?». Perché poi sono arrivate le tovaglie a quadri anni Cinquanta, le tovaglie con le toppe e i bicchieri di vetro colorato, lo stile finto rustico arricchito con oggetti di ceramica, fino all'attuale stile minimalista.

125 anni documentati da Carbone, marito della nipote della Manuelina (Maria Rosa), che ancora oggi porta avanti l'attività con tre dei suoi sei figli (Cristina, Gloria e Cesare) e circondato da 13 nipoti. Una vera storia italiana.

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