Strage di Viareggio, un anno dopo: 18 indagati

Diciotto persone sono indagate dalla procura di Lucca nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Viareggio. La notte del 29 luglio dell'anno scorso un treno merci che trasportava gpl deragliò causando la morte di 32 persone

Strage di Viareggio, un anno dopo: 18 indagati

Lucca - Diciotto persone sono indagate dalla procura di Lucca nell’ambito dell’inchiesta sulla strage di Viareggio del 29 giugno 2009. "L’individuazione dei soggetti da sottoporre a indagine, tuttavia, non può ritenersi allo stato conclusa". Lo riferisce il capo della procura di Lucca, Aldo Cicala, in una nota. Ad aprile i magistrati lucchesi avevano annunciato l’iscrizione sul registro degli indagati di sette persone.

L'indagine prosegue "Gli approfondimenti investigativi continuano, in molteplici direzioni, nello sforso di non lasciare inesplorato alcun elemento nella ricognizione delle cause di quella tragica vicenda e delle relative responsabilità, magrado la notevole complessità del lavoro di acquisizione, anche all’estero, del necessario materiale probatorio, del suo controllo, della verifica dei diversi titoli di responsabilità - distribuiti anche nel tempo - e degli accertamenti tecnici da svolgere", scrive ancora il procuratore Aldo Cicala. 

Un anno fa il disastro La fuoriuscita di gpl dalla ferrocisterna, rovesciatasi dopo il deragliamento vicino alla stazione di Viareggio, provocò un vasto incendio che investì le strade vicine alla ferrovia, bruciando intere palazzine. Dai primi accertamenti, a causare il deragliamento sarebbe stata la rottura dell’asse del vagone, in parte arrugginita. Oltre all’indagine della magistratura di Lucca, anche il ministero dei Trasporti ha aperto un’inchiesta sul disastro. 

Marocchina superstite: cittadinanza italiana Ibtissam Ayad, 21 anni, la marocchina unica superstite della sua famiglia distrutta nella strage di Viareggio del 29 giugno 2009, è diventata cittadina italiana. Nella prefettura di Lucca, il prefetto Maurizio Maccari ha consegnato al sindaco di Viareggio, Luca Lunardini, il decreto con il quale il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha conferito la cittadinanza italiana alla ragazza.

La concessione della cittadinanza, come spiegato nel provvedimento del Capo dello Stato, è una "concreta manifestazione della solidarietà della Nazione verso Ibi, che aspira a rimanere nel nostro Paese di cui condivide i valori".

 

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