Via alla Stramilano, 52 anni di storia

Domani alle 8,30 scattano gli agonisti, un'ora dopo i 60mila. C'è anche la "family"

Via alla Stramilano, 52 anni di storia
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«Se da 52 anni la Stramilano riesce a coinvolgere migliaia di podisti, corridori professionisti e non, e famiglie è perché ha saputo dare valore al piacere della corsa, in compagnia e all'aria aperta, a prescindere dalla performance agonistica...». Dice bene il sindaco Giuseppe Sala: Stramilano non è solo una corsa podistica, un evento sportivo ma è una storia che continua.

Ci sono tanti «piccoli riti» che spiegano cos'è diventata in più di mezzo secolo questa sfda. C'è il rito della prestigiosa Sala Alessi di Palazzo Marino che ospita ogni anno la presentazione. Ci sono il sindaco, gli assessori, le autorità militari, la madrina, i discorsi, gli applausi. C'è la folla infinita dei 60mila che invade la città e che è diventata la cartolina di un corsa che non è ovviamente solo una corsa ma ormai un evento sociale, un evento cittadino, una grande sfida agonistica che negli anni ha portato sulle strade del centro milanese campioni, medaglie olimpiche, promesse che poi sono diventati re del fondo e del mezzofondo. «Se chiedi a un milanese qual è la manifestazione sportiva più importante dell'anno ti dirà la Stramilano- raccontano con soddisfazione il presidente e i vice presidente Michele Mesto e Andrea Alzati- Un riconoscimento che ci rende orgogliosi e che premia gli oltre cinquant'anni di impegno e passione. Tutti, ma proprio tutti, dalle famiglie agli amici, dai professionisti agli appassionati, ogni anno si riversano per le strade della città per vivere emozioni uniche, divertirsi e gareggiare in nome della sana competizione».

E la storia continua. Continuerà anche domattina con le ormai classiche tre sfide: la mezza maratona riservata agli agonisti che partirà alle 8.30 da piazza Castello; la 10km aperta a tutti che partirà da piazza Duomo un'ora dopo e la Stramilanina di 5k per bimbi e famiglie che partirà alle 10. Si corre nelle strade più rappresentative di Milano passando per Piazza San Babila, Corso Venezia e Piazza XXIV Maggio, l'Arco della Pace. Lo scorso anno furono 62mila gli iscritti e anche quest'anno la cifra sarà la stessa, runner più runner meno, un fiume di appassionati che per una domenica mattina prenderanno pacificamente possesso della città.

Cinquantadue anni che segnano la storia di una città che con questa maratonina ha imparato a correre. E se si dà un'occhiata ai numeri ci si rende conto che l'hanno proprio corsa in tanti. A naso quasi tre milioni di persone che (sempre a naso) sono tutti gli abitanti della città, ognuno con la propria storia che racconta come è cambiata Milano in tutti questi anni e come la corsa, che tutti oggi chiamano running, sia ormai un fenomeno di costume e di buon vivere. Milano, con la Stramilano, è diventata la capitale della corsa popolare ma anche di quella agonistica.

Da qui, dalla sua storica «maratonina» sono passati tutti i più grandi mezzofondisti dell'atletica mondiale: dai nostri Fava, Bordin, Poli, Cova, Pizzolato e Baldini ai grandi stranieri come De Castella, Kedir, Tanui e Tergat. Gente che ha fatto la storia di uno sport che la Stramilano ha contribuito a far conoscere.

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