Studenti in fuga per una maturità facile

Le lezioni sono finite (è suonata l’ultima campanella, venerdì alle elementari, ieri per tutti gli altri), ma per gli studenti arrivati al termine del corso di studi ci sarà ancora da soffrire perché dovranno affrontare la maturità o, come si dice oggi, l’esame di Stato. Dal 21 al 23 giugno sono in programma le prove scritte, quest’anno i candidati iscritti nelle scuole di Milano e provincia sono complessivamente 23.181. In calo rispetto all’anno scorso di 244 unità.
La macchina organizzativa è ormai in moto: il dirigente responsabile Rosario Coppa ha già sotto controllo la situazione. Questo il quadro delle operazioni. Le commissioni messe in campo sono 1166 (13 in meno rispetto al 2005) che si riuniranno a partire da lunedì 19 giugno. E l’esercito dei candidati è composto quasi al 90 per cento da alunni interni delle scuole statali. Ancora una volta il gruppo più numeroso riguarda i candidati che hanno frequentato un istituto tecnico: sono complessivamente 9808, e comunque più di 500 in meno rispetto allo scorso anno. Un altro importante segnale del declino di questo indirizzo di studi. In crescita, invece, i candidati che hanno frequentato un liceo (classico, scientifico o linguistico pedagogico): sono 9065, 390 in più rispetto al 2005. In crescita, sia pur leggera, anche gli «artistici»: 1070, più 112. Alle professionali esami di Stato per 3238, anche qui, come ai tecnici, un calo consistente di 245 iscritti.
Una prova che a Milano si cerca di condurre con il massimo del rigore: ormai da qualche anno sembra che, a differenza di quel che succede in altre parti d’Italia, non c’è più spazio per i diplomifici. «Basta un dato – osserva Mario Dutto, il direttore scolastico regionale - il numero dei cosiddetti ottisti, quelli che venivano presentati con un anno d’anticipo perché risultava avessero la media dell’otto, da 200 sono calati a 17. In Abruzzo se ne contano ancora 400. Avanti chi merita, insomma. E chi ha fatto bene non deve avere alcun timore: in fondo il fatto che le commissioni siano formate dagli stessi insegnanti degli allievi è una garanzia. Le prove possono essere condotte senza sorprese amare, perché gli insegnanti commissari sanno come proporsi ai loro candidati».
I diplomifici restano comunque una risorsa per gli studenti a caccia di un diploma a tutti i costi. Basta pagare, dai 5 ai 6mila euro, e una scuola privata disposta a chiuder un occhio in cambio di una lauta ricompensa, si trova ancora. Basta emigrare in un’altra area. Da Milano a Roma, Ostia, Nettuno, Puglia, Sicilia. E a farlo quest’anno saranno centinaia di studenti.
Due le difficoltà da superare: per i candidati dell'artistico l'anticipo delle terza prova li costringe a una dura faticaccia: finiscono la seconda nel tardo pomeriggio, poi non hanno nemmeno un giorno per tirare il fiato. Poi un problema ancora da risolvere: quello del pagamento delle commissioni.

A Milano in alcune scuole non sono ancora arrivati i soldi per liquidare tutti i compensi dello scorso anno, quest’anno non si sa quanto giungeranno. «Abbiamo fatto la nostra richiesta da tempo – dice Mario Dutto –. Aspettiamo di sapere che cosa ci arriverà».

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