Su il sipario, il cinema di Molassana è occupato

Su il sipario, il cinema di Molassana è occupato

Occupare abusivamente un edificio della Valbisagno, ultimamente è diventato un gesto naturale da parte di ecuadoriani, zingari e albanesi. Infatti, dopo le case sul condotto, anche il famoso cinema «Nazionale» di Molassana, un imponente edificio che per anni, tra il 1940 e il 1970, è stato prima il simbolo della Genova bene e in seguito il ritrovo di tantissimi giovani che lì hanno cominciato a vedere le prime pellicole d'azione americane o iniziato una storia d'amore, è stato occupato da un gruppo di sbandati di nazionalità albanese. Un edificio che, col passare del tempo, è stato lentamente abbandonato a se stesso e nonostante i tanti discorsi sui possibili modi di utilizzo che in questi ultimi anni si sono fatti, l'edificio adesso sta cadendo a pezzi diventando la dimora fissa di una colonia di albanesi. Gli stessi albanesi, racconta la gente che abita nella zona, di giorno si ubriacano e, verso sera, commettono raid vandalici: dagli scippi alle rapine, dalle molestie e accattonaggio agli incendi delle auto parcheggiate nel piazzale sul retro. Per anni i consiglieri delle passate legislazioni hanno discusso sul da farsi, ma a tutt'oggi nulla è cambiato.
Da molti anni gli abitanti di Molassana chiedono che la struttura possa essere destinata alla collettività. Si sa che il Comune ha stanziato una somma consistente per acquisire l'ex cinema ma, nonostante le trattative con i proprietari, non si è ancora giunti alla tanto desiderata conclusione. Nel frattempo, nell'edificio occupato da gatti randagi, topi e materiale di ogni genere, una trentina di albanesi la fa da padrona e c'è chi, portando a spasso il cane durante la sera, ha fatto cattivi incontri.
Uno di questi è Marco C., il titolare di un bar sulla via Molassana e che abita nella stessa strada: «Alcune sere fa ho portato il cane nel piazzale retrostante e mentre mi accingevo a passeggiare con la bestiola lungo il muro del cinema, ad un tratto da una porta sono usciti un gruppo di albanesi che prima mi hanno guardato male e poi si sono allontanati velocemente. Non nascondo, continua Marco, che per qualche attimo ho avuto paura ma l'arrivo di un auto che cercava parcheggio li ha messi in fuga». Dopo questi ultimi fatti di cronaca e la continua invasione di extracomunitari nella Valbisagno, affrontare il tema della sicurezza dei cittadini della zona e del relativo ordine pubblico (minacciati da aggressioni di varia natura, rapine anche durante le ore diurne e violenze contro inermi pensionati), è diventato un problema urgente.
Tra Molassana e San Gottardo, dove il numero di reati contro i cittadini e contro il patrimonio è sensibilmente aumentato (anche a causa della riduzione del personale delle forze dell'ordine, come per esempio la chiusura della caserma dei carabinieri di Bavari), i gruppi consiliari di Forza Italia, Alleanza Nazionale, Lista Biasotti e Lega Nord del municipio Media Valbisagno, hanno presentato una urgente richiesta di convocazione di un'assemblea pubblica con la presenza della sindaco, dei comandanti delle forze dell'ordine e dell'assessore preposto, allo scopo di definire un'adeguata opera di prevenzione e repressione delle azioni delittuose. Verrà chiesto ad Agostino Gianelli, presidente del IV Municipio della Valbisagno, di esigere una maggiore presenza sul territorio delle forze dell'ordine, compreso anche un adeguato aumento dell'organico della locale Polizia Municipale.

Una proposta che, da parte del presidente, troverà sicuramente risposta affermativa in quanto, al momento della sua elezione, nel primo discorso di apertura dei lavori di consiglio, si prefisse come obiettivo urgente proprio quello di affrontare il problema della delinquenza degli extracomunitari della vallata.

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