Suona la prima campanella ma non per la scuola araba

In Lombardia da lunedì torna in classe oltre un milione di ragazzi

Augusto Pozzoli

Le vacanze sono finite. Lunedì suona la prima campanella per gli studenti lombardi. Sono oltre un milione gli allievi, dei quali oltre 400mila in provincia di Milano. Popolazione scolastica in continua crescita: oltre 16mila iscritti nelle scuole lombarde, oltre 5mila nelle scuole milanesi. Cresce ovunque il numero degli studenti, fatta eccezione per la prima volta nelle medie inferiori. Crescono anche gli iscritti alle elementari: sono il 2 per cento in più coloro che siederanno per la prima volta da lunedì dietro il banco. Crescono in particolare alle superiori dove si blocca l’emorragia di iscritti agli istituti tecnici che restano peraltro l’indirizzo più frequentato: 38,2 per cento di iscritti rispetto al totale degli studenti contro il 42,2 per cento di cinque anni fa. In ulteriore crescita poi i ragazzi che hanno scelto lo scientifico: il 23 per cento, un punto in più dello scorso anno. In leggera crescita anche coloro che hanno scelto il classico: il 6,5 per cento, il 6,3 lo scorso anno, ma il 10,5 a livello nazionale. «Bisogna tenere sotto controllo questo fenomeno – ha detto il direttore scolastico regionale Mario Dutto presentando ieri la situazione della scuola lombarda – perché troppi ragazzi allo stesso liceo classico abbandonano durante l’anno per una scelta fatta in maniera troppo superficiale». E sulla dispersione ha detto la sua anche l’assessore regionale all’istruzione Gianni Rossoni. «L’obiettivo di aiutare gli studenti a fare delle scelte idonee e a non perdersi per strada, sarà la priorità da mettere a fuoco nella legge regionale sulla scuola a cui stiamo lavorando». In effetti fino alla fine della terza media la dispersione in Lombardia è ormai quasi azzerata. Cresce, invece, alle superiori dove le bocciature hanno raggiunto il 17,2 per cento. Una lettura più approfondita dei dati dei promossi non deve comunque lasciare tranquilli perché il 40 per cento degli studenti agli istituti tecnici e ai licei artistici sono ammessi alla classe successiva con qualche “debito”, ossia con qualche materia in cui hanno meritato l’insufficienza. Un fenomeno che non risparmia nemmeno il classico dove gli studenti promossi con debito sono il 32,4 per cento. Ad appesantire la situazione secondo Mario Dutto sono gli studenti non italiani tra i quali i bocciati rappresentano ormai il 29,9 per cento. Un dato secondo gli esperti che deriva dalle difficoltà per la scarsa conoscenza della lingua italiana. Un problema che la stesso assessore provinciale all’istruzione Giansandro Barzaghi sta cercando di affrontare mettendo a disposizione della scuole un apposito sito.
Non aprirà invece lunedì la scuola araba di via Ventura.

Sono ancora in corso i lavori per ottenere le certificazione di Asl e vigili del fuoco necessarie. «Senza quelle documentazioni - ha detto l’assessore alla Sanità Carla De Albertis - non possono essere dati i permessi per l’apertura. Da parte nostra vigileremo che tutto sia in regola».

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