Per prenderlo in castagna, bisogna prenderlo sul serio. E allora se Mourinho, con fare alla Gassman (paragone splendido di Giampiero Mughini nella trasmissione Controcampo), sostiene in pubblico di non aver mai "insultato" un arbitro nella sua carriera italiana, bisogna andare a controllare. E dalla verifica di referti arbitrali e conseguenti bollettini del giudice sportivo Giampiero Tosel, viene fuori una smentita secca e solenne da far arrossire tutti, compresi i suggeritori di Mourinho che vivono tra Appiano Gentile e corso Vittorio Emanuele.
Gli arbitri presi di mira dal portoghese sono tre. L'ultimo, in ordine di tempo, è naturalmente Tagliavento. Durante l'intervallo di Inter-Samp, oltre a rintuzzare l'assalto di Oriali (a proposito ma quando il ds neroazzurro si darà una regolata sul piano dei comportamenti?,ndr), il fischietto di Terni ha dovuto sentirsi dire da Mourinho: "Attento, la tua famiglia ti guarda in tv e si sta vergognando in questo momento». La risposta dell'arbitro è stata fin troppo educata: "Non ho niente di cui vergognarmi".
L'episodio più clamoroso fu quello con protagonista l'arbitro di Schio Orsato, durante Inter-Cagliari della scorsa stagione. In quella circostanza, a causa di una mancata ammonizione di Astori, Mourinho protestò in maniera plateale e sapete come? Urlando l'insulto nell'auricolare del quarto uomo, in modo che anche Orsato sentisse: di qui il provvedimento di espulsione. L'unico dettaglio poco edificante della vicenda fu che Orsato non ebbe il coraggio di scrivere l'episodio nel proprio refertoe affidando il compito al quarto uomo, Velotto.
Anche Celi di Campobasso, durante Inter-Samp del gennaio del 2009, non la fece franca con Mourinho. Allora fu Stankovic a essere ammonito: Mourinho protestò, ecco il referto dell'arbitro, "rivolgendo una espressione ingiuriosa accompagnata da un gesto provocatorio", gli fece con le dita della mani "hai paura". Infine sul conto del Mourinho italiano, c'è un altro record del quale probabilmente andrà fiero.
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