Tarquinia tra buona cucina e sotterranei

La città evoca tombe etrusche dipinte e torri medievali. A Pasqua il borgo è attraversato da una processione da vedere almeno una volta nella vita

Gianluca PadovanLungo il litorale tirrenico, a 90 chilometri dal centro di Roma e altrettanti, giungendo da nord, dalla città bastionata di Grosseto, vedrete l'antico borgo di Tarquinia svettare dalla rupe. Lasciata la Strada Statale 1 Via Aurelia imboccate la SP 44 e proseguite fino a via Giuseppe Volpini, allo spiazzo adibito a posteggio e all'ombra delle antiche mura medievali. Siete nella terra degli Etruschi, siete in terra di Maremma, e le numerose torri cittadine guardano dall'alto tremila anni di storia. Il giorno di Pasqua, domenica 27 marzo, Tarquinia sarà percorsa dalla storica Processione del Cristo Risorto, la cui tradizione si perpetua almeno dal 1778. Nel pomeriggio la grande statua lignea del Redentore contornata di raggi, opera lignea ottocentesca dello scultore Bartolomeo Canini, è portata in processione e preceduta da dieci croci adorne di ghirlande floreali. Alzando bene lo sguardo vedrete l'esplosione delle salve di coriandoli multicolori che gli «Sparatori» fanno partire dai loro fucili da caccia maremmani in direzione del Cristo ondeggiante sopra le teste della folla. Lo spettacolo spumeggiante e inusuale è sempre accompagnato dal Corpo Bandistico Setaccioli e, per dirla con le parole del poeta Vincenzo Cardarelli, vi apparirà «come nave in mezzo alla burrasca». Lungo il Corso Vittorio Emanuele, la via principale, s'affaccia Palazzo Vitelleschi, splendido esempio architettonico del Rinascimento oggi sede del Museo Nazionale Etrusco. Fatto realizzare dal cardinale Giovanni Vitelleschi nella prima metà del XV secolo, conserva nelle numerose sale preziosi reperti etruschi e un famoso gruppo fittile: i Cavalli Alati (IV sec. a.C.). Un tempo ornavano il frontone dell'Ara della Regina, monumentale tempio situato nell'antica Tarkna, una delle città della Dodecapoli etrusca. Alle spalle di Tarquinia si può visitare l'estesa Necropoli dei Montarozzi, nota per le camere funerarie sotterranee dipinte. Una delle più suggestive è la Tomba degli Auguri, col soffitto decorato a piccoli fiori colorati.Sulla parete, ai lati della grande porta dell'Aldilà, due figure maschili hanno una mano posata sulla fronte e l'altra protesa in segno di saluto. Un'ampia discesa introduce invece a scene erotiche e briose nella camera del VI secolo a.C. denominata Tomba della Fustigazione. Quando sarete stanchi di girare tra chiese, vicoli antichi e tombe etrusche dirigetevi verso qualche ristorante: a Tarquinia ce ne sono numerosi e avrete solo l'imbarazzo della scelta. Uno dei più caratteristici è Al Butto Medioevale, in via Vitelleschi al n. 9, proprio accanto al Museo. Serve cucina tipica locale e, se lo chiedete con un certo anticipo telefonando ad Augusto, il proprietario (tel. 0766.842125), potrete gustare il cinghiale in umido. Magari dopo esservi ristorati domandate al gestore, ma sotto voce, di farvi vedere la cantina. Non quella dove tiene i vini, bensì laddove si narra vi fosse il passaggio segreto che conduceva alla torre cilindrica, quella che i tarquiniesi chiamano Torre della contessa Matilde, riferendosi a Matilde di Canossa con poca realtà storica, ma molta poesia. Ecco alcune informazioni utili per una visita o un soggiorno nella città.Un ristorante situato nel centro storico di Tarquinia è l'Ambaradam, in piazza G. Matteotti al n. 14 (tel. 0766.857073). Serve piatti tipici locali come l'Acquacotta (piatto maremmano), le Fettuccine ai Ferlenghi (funghi della zona), oppure lo Scamone con le castagne. Per il pernottamento vi sono numerosi agriturismi e hotel, alcuni alle porte di Tarquinia. L'Agriturismo Lupo Cerrino è situato a pochi minuti dal centro di Tarquinia (Strada Provinciale Lupo Cerrino, n. 50, Località Aeroporto; cell. 339.4648999, 339.3950565). Di propria produzione, vende prodotti sott'olio, marmellate e olio.

Villa Hotel Valle del Marta Resort, a quattro stelle, è anch'esso situato nei pressi di Tarquinia (Via Aurelia Vecchia Km 93, tel. 0766.855475). Ha un ampio giardino con piscina ed è contornato da vigneti e inoltre realizza liquori di produzione propria. Ulteriori informazioni sono reperibili sul sito: comune.tarquinia.vt.it.

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