Teatro Valeri e il sarcasmo della madre «perfetta»

COPPIA In scena con la grande attrice Urbano Barberini nelle vesti del figlio

Doris e Saverio sono madre e figlio. Lei è una donna ormai anziana ma molto vitale che «bracca» il suo unico rampollo a furia di lettere al vetriolo raggiungendolo ovunque egli fugga. Lui è un uomo fragile e nevrotico, privo di libertà e dell’autonomia necessarie a crescere e succube di un ossessiva presenza materna alla quale sembra però incapace di reagire con determinazione. Si regge tutta su questo paradossale rapporto malato la commedia Oddio mamma! di Sam Bobrick & Julie Stein che Franca Valeri e Urbano Barberini, già in passato affiati cointerpreti di opere di successo, portano in scena al teatro della Cometa guidati dalla regia lunare e geometrica di Daniele Falleri. Il testo, tradotto dallo stesso Barberini e riadattato alla realtà italiana, si rivela una partitura ironica quanto mai ideale per i due attori: la Valeri (parrucca bionda, sguardo vivace, occhiali celesti, sorriso smagliante e simpatici vezzi in odore di ascesi buddista) regala al suo personaggio quel petulante sarcasmo femminile che, mescolando con esemplare bravura toni acidi e affettuose morbidezze, tanto ci ricorda le impareggiabili icone del suo repertorio; Barberini, da parte sua, si abbandona con generosità a un ruolo non facile, che lo vede dapprima debole e depresso poeta a caccia di un improbabile talento e poi, complice un inatteso coup de théâtre, finalmente adulto ed equilibrato. In mezzo a questi due mondi così distanti eppure così visceralmente uniti scorrono fiumi di parole: lettere quotidiane che rivelano a poco a poco tutti i retroscena freudiani, e per certi versi inquietanti (la madre ha persino pagato 16.000 euro alla nuora affinché lasciasse il figlio), di una relazione a due senza dubbio spinta ai confini del grottesco ma, in fondo, assai simile a tante situazioni reali.

E se il riscatto finale del maschio (tornerà a casa dopo anni di silenzio con una laurea in psichiatria) parrebbe gettare una lancia a favore della vittima, la garbata e arguta «tortura» cui assistiamo in un’ora e un quarto di spettacolo non può che trovare nella straordinaria vis comica di Doris/Valeri il suo lievito speciale e unico. Ancora una bella prova per una grande signora della nostra scena!
Repliche fino al 25 ottobre. Informazioni: 06/684380.

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