Ora si varca la soglia del mito: pronti a giocare con Star Trek?

Si realizza un sogno: si materializzar Star Trek, un third personal shooter che si basa proprio sulla vostra serie televisiva e cinematografica preferita. Il resto non conta

Ora si varca la soglia del mito: pronti a giocare con Star Trek?

Qui si va oltre il semplice concetto di videogioco. Qui si entra nella soglia del mito. Ogni giudizio, quindi, non può prescindere da quello che si sta impersonando sullo schermo, indipendentemente dalla sua qualità. Perché se siete dei fan accaniti di Star Trek, per il solo fatto di poter volare, su consolle, nei panni di Kirk e Spock, non vi importerà nulla delle (tante) imperfezioni del gioco. Si realizza un sogno; il resto non conta nulla. E così ecco materializzarsi Star Trek (distribuito da Namco Bandai Partners), un third personal shooter che si basa proprio sulla vostra serie televisiva e cinematografica preferita. Avete presente gli eventi raccontati nel film del 2009? Ecco, il gioco parte proprio da lì e fa da ideale traghettatore verso Into Darkness - Star Trek, il sequel del reboot che sarà nelle sale dal 13 giugno, per la regia di J.J. Abrams.

L’Enterprise va a soccorrere gli occupanti di una stazione spaziale scoprendo che da lì è sparito l’Helios Device, un dispositivo che se finisse in mani (si fa per dire) sbagliate creerebbe non pochi problemi in tutta la galassia. Ovviamente, sapete già che sarà così. L’aggeggio lo recuperano, infatti, i rettiliani Gorn e toccherà al dinamico duo, Kirk e Spock, insieme al comandante vulcaniano T’Mar, risolvere la questione e rimettere le cose a posto. Una trama quasi cinematografica, solida, con dialoghi convincenti, che rappresenta un punto di forza del gioco. Oltretutto, i caratteri dei protagonisti vengono rispettati, senza cioè ledere il credo degli appassionati della saga. Niente sorprese ma neanche strane innovazioni.

Potrete impersonare uno dei due eroi, sia in single player, sia in modalità co-op e l’avventura vi impegnerà in varie fasi: action, esplorative (discrete), platform, puzzle solving. Purtroppo, nella soluzione degli enigmi tutto funziona bene, almeno all’inizio, ma poi si rasenta la ripetitività noiosa, con situazioni banali e un sistema di controllo deludente. Per non parlare degli scontri che, a onor del vero, non sono proprio il massimo, soprattutto quelli ravvicinati; per un gioco di questo tipo è mancanza non da poco. I nemici, pur vari, hanno una intelligenza artificiale incongruente. O stanno fermi, nonostante tutto, o avanzano in maniera scriteriata, senza uno schema preciso. Per non parlare delle fasi stealth, spesso incomprensibili come logica o vanificate da una cpu che vi rema contro. Dal punto di vista grafico, poi, sottolineata la buona riproduzione delle fattezze degli attori cinematografici, viene a mancare la fase espressiva, con pochissima attenzione ai dettagli.

Buono il comparto sonoro e, soprattutto, il doppiaggio in inglese.

In sostanza, solo se siete dei grandi appassionati della saga, vi consigliamo il titolo, pur prendendo ben nota dei difetti presenti. Per gli altri, beh, cambiate galassia.

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