Dopo i test effettuati in Basilicata, Campania, Piemonte, Emilia-Romagna e Puglia il ministro per l’Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, Vittorio Colao, ha annunciato l’inizio della fase due del progetto, che porterà il Fascicolo sanitario elettronico in tutta Italia.
È una rivoluzione per tutta la sanità, tant’è che durante i test la capacità di trasferimento di informazioni sanitarie tra le regioni è aumentata di quasi l’80% (dal 14% al 93%). Uno dei problemi dell’assetto sanitario del Paese, ossia la mancanza di uno storico affidabile e facilmente consultabile della situazione clinica del cittadino, sta per essere risolto. E le ricadute positive future sono persino inimmaginabili.
Il Fascicolo sanitario elettronico
Per usare una descrizione analogica, è una cartella clinica nella quale vengono inseriti tutti i dati relativi alla vita sanitaria di ogni singolo cittadino, a partire dalla visita medica di base fino ai ricoveri. Informazioni che possono essere consultate con facilità dai medici e ricostruire la storia sanitaria dei propri pazienti, arrivando così a formulare diagnosi o a prescrivere cure più veloci, puntuali e quindi efficaci.
È gestito dalle regioni e si può ottenere chiedendo al proprio medico di base oppure rivolgendosi alle strutture sanitarie nazionali. In alternativa, ogni singola regione prevede un apposito portale per l’attivazione e la gestione del Fascicolo sanitario elettronico (qui quello della Lombardia), qui quello del Lazio. La rete dei punti presso i quali potrà essere attivato si estenderà sempre più anche alle farmacie. Attualmente sarebbe obbligatorio nell'ambio della Sanità pubblica e il condizionale è d'obbligo, perché spesso viene ignorato.
La questione privacy e le informazioni
Il fatto che esista un fascicolo unico non significa che qualsiasi operatore sanitario vi abbia accesso. Il cittadino ha ampio potere nel decidere chi può consultare o compilare il proprio fascicolo anche se, nelle sue impostazioni iniziali, è previsto che il medico di base possa accedervi senza restrizioni.
Grazie all’interoperabilità garantita dal digitale, con il passare del tempo verranno inseriti nel fascicolo tutti i dati relativi alle attività sociosanitarie dei cittadini, compresa la predisposizione alla donazione di organi e l’anagrafica vaccinale.
Perché è importante
Per diversi motivi, i più evidenti riguardano l’abbattimento dei tempi necessari oggi a un medico per conoscere la storia clinica dei propri pazienti, costretto a contattare altri medici curanti, Asl o strutture ospedaliere. Un intervento più tempestivo nel formulare diagnosi o somministrare cure è uno dei fattori che contribuiscono alla salute dei cittadini.
Ricostruire la storia clinica di un paziente può essere complesso, soprattutto se giunge privo di coscienza in un ospedale. Il Fascicolo sanitario elettronico è il sentiero da percorrere per scongiurare questa evenienza e per eliminare gli episodi di malasanità, soprattutto se derivanti dall’incompletezza del quadro clinico dei cittadini.
Un quadro che si
modellerà in futuro, aggiungendo via via ulteriori tasselli che permetteranno di ridurre costi e incidenti e che, tra i suoi fini ultimi, ha anche il costante miglioramento della qualità della vita delle persone.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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