Tennis, critiche a Coni e Malagò: indagato il presidente Binaghi

Il presidente della Federtennis è indagato dalla procura federale. Nel mirino le accuse al Coni e a Giovanni Malagò risalenti al novembre 2023

Tennis, critiche a Coni e Malagò: indagato il presidente Binaghi
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La procura della Federtennis ha aperto un'indagine a carico del presidente Fitp, Angelo Binaghi. La notizia, anticipata oggi da "Repubblica", viene confermata da ambienti della Federtennis. Lo stesso presidente però ritiene plausibile che si tratti delle conseguenze di una sua intervista del settembre scorso al "Corriere della Sera" in cui criticava il Coni e il suo presidente, Giovanni Malagò, concetti espressi l'anno prima in un'altra intervista a "La Stampa". L'apertura dell'indagine risale a poco prima della visita al Quirinale con gli azzurri della Davis e della Billie Jean King Cup, nella giornata di ieri.

L'inchiesta è stata aperta dietro impulso del Procuratore generale dello Sport Ugo Taucer a seguito della segnalazione del Garante del Codice di Comportamento, Giuliano Amato. L'accusa è quella di dichiarazioni lesive e violazione del codice di comportamento. "Nel 2023 — racconta Binaghi a Repubblica —,durante le finali di Davis ero stato richiamato dal Garante per un'intervista in cui avevo criticato il presidente del Coni. Sono stato invitato due volte a chiarire il mio pensiero, l'ho fatto senza modificarne la sostanza perché quello che avevo detto era confermato dai fatti e la vicenda era stata archiviata. Dai rumors che mi arrivano ora, ma mi auguro con tutto il cuore di sbagliarmi, in Giunta Coni, forse come premio per i risultati che sta ottenendo il tennis italiano, si è discusso su un eventuale intervento del Garante per un'altra mia intervista. Pensi che onore. Sono indagati Meloni e Sinner, ora lo sarei anche io".

Poi conclude così:"Io sostengo le mie idee da 24 anni, da quando sono in consiglio nazionale del Coni nella mia qualità di presidente della federazione, in modo pacato e ragionevole. Se il problema è cosa dico, mi denuncino alla procura della Repubblica. Questa indagine è il mio collare d'oro".

Riavvolgendo il nastro e tornando al novembre 2023, quando l'Italia vinse la prima Coppa Davis, Binaghi aveva lanciato una frecciata a Malagò: "Credo che adesso sia anche il momento delle dediche e allora la dedica va al Ministro dello Sport, che ha preso un aereo ed è venuto a rappresentare il Governo qui — disse —. Ma credo che questa Davis la dobbiamo anche dedicare un po' all'attuale presidente del Coni, Giovanni Malagò, che in tutti questi mesi nonostante questi successi sportivi e organizzativi non ha trovato la forza di fare una volta i complimenti al movimento e alla federazione. Una grande caduta di stile. Io credo che questi ragazzi gli faranno trovare il coraggio per farlo nei prossimi giorni". La dedica all'Italia campione di Davis da parte di Malagò era comunque arrivata in quelle stesse ore, sui profili social del presidente del Coni.

Binaghi è stato eletto a capo della Federtennis per la prima vola nel 2001. Negli oltre vent'anni di presidenza, il tennis italiano ha raggiunto risultati importanti e impensabili a inizio mandato, dalla vittoria del Roland Garros 2010 di Francesca Schiavone agli ultimi trionfi di Jannik Sinner, passando per le due Coppe Davis consecutive. Ma non solo.

Sono da record anche i numeri registrati anno dopo anno dagli Internazionali d'Italia, quasi da considerarsi un quinto Slam. Senza dimenticare la presenza di 11 giocatori azzurri nella Top 100. Insomma in questi anni di gestione Binaghi, il movimento tennistico italiano è esploso come mai era accaduto prima.

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