Il giallo del terrorista in ospedale: chi è il quarto arrestato per la strage di Mosca

Prosegue il giallo sull'identità del quinto terroista dell'Isis catturato nella notte tra venerdì e sabato scorso dopo la strage alla Cocrus City Hall

Il giallo del terrorista in ospedale: chi è il quarto arrestato per la strage di Mosca
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I volti tumefatti, bende, ferite che hanno smesso di sanguinare da poco, stessi abiti indossati durante la strage: in questo modo si sono presentati in tribunale i quattro killer dell'Isis responsabili della strage alla Crocus City Hall di Mosca di venerdì sera. Tutti avrebbero confessato e per loro è stata decisa la custodia cautelare sino al 22 maggio prossimo. Per tutti si tratta dell'applicazione dell'articolo 205, parte 3, paragrafo "b", del Codice penale russo che riguarda la fattispecie di "attacco terroristico da parte di un gruppo di persone che ha provocato la morte di un individuo".

I dubbi sul numero dei catturati

Tuttavia, è sul "quinto uomo" che fin da primo momento aleggiano tantissimi dubbi. Le immagini che hanno cominciato a circolare all'indomani della strage ritraevano quattro uomini, abbastanza giovani e dall'aspetto caucasico, catturati nel blitz nella regione di Bryansk. Sui media europei si è parlato per ore di quattro catturati, di cui un quinto ucciso: si sarebbe trattato del giovane ritratto in terra, alla luce della torcia di uno smarphone con un occhio chiuso e l'altro quasi fuori dall'orbita per le percosse.

Ma nel corso della notte tra sabato e domenica, il quartetto die catturati è mutato all'improvviso. Non si hanno più notizie, infatti, dell'uomo con la barba (il secondo nella foto) ritratto in numerosi immagini e video sui canali Telegram russi autorevoli come War Gonzo.

Attentatori Mosca

Ricompare il quinto uomo del commando Isis

Al suo posto, invece, è ricomparso il giovane apparentemente morto nelle altre immagini, di cui dovrebbe ormai essere nota l'identità: si tratterebbe del 19enne Mukhamadsobir Fayzov le cui prime foto da veglio lo ritraggono in ospedale, seduto su una barella, il volto tumefatto (ma riconoscibile), sul petto i segni degli elettrodi di un elettrocardiogramma e simili per misurare i parametri vitali.

Gli attentatori di Mosca dopo l'arresto e in tribunale 1

La sua storia aveva catturato l'attenzione della stampa e dei comuni cittadini: secondo il canale Telegram Baza (un milione e mezzo di iscritti), il giovane lavorava in un barbiere a Teykovo. A giudicare dai social network di Mukhamadsobir, avrebbe trovato lavoro lì nel novembre 2023. Avendo saputo dove lavorava, gli abitanti della cittadina hanno deciso di procedere al pubblico linciaggio, attaccando la pagina del salone. Confermato il suo essere in vita, la sovrapposizione tra veline ufficiali e post ufficiosi ha ricostruito la dinamica post-cattura: il diciannovenne sarebbe stato prelevato per essere interrogato direttamente dal reparto di terapia intensiva. Sempre secondo Il canale Telegram Baza, Fayzov è stato condotto in piena notte all'ospedale regionale di Bryansk. Inizialmente è stato assegnato al reparto di pneumologia, ma da lì è stato trasferito in terapia intensiva. Sottoposto a un intervento chirurgico, sarebbe poi stato portato via dall'ospedale dagli agenti di sicurezza.

Chi è l'uomo in sedia a rotelle comparso in udienza?

Ieri il presunto Fayzov è comparso in udienza in tribunale, assieme agli altri tre compegni nella strage. Il giovane sembra sedato, sebbene il volto decisamente meno tumefatto rispetto alle immagini dell'uomo ritratto in ospedale il giorno prima. Messo in attesa in una piccola camera di sicurezza con vetri trasparenti, è circondato da un folto gruppo di persone che cercano di scattare fotografie.

L'uomo è stato portato in udienza in sedia a rotelle, con un camice da ospedale che lo lasciava mezzo svestito: sul corpo non sembrano esserci bene, dettaglio che era circolato sulla stampa occidentale nelle tarda serata di ieri. Sul petto nessun segno di percosse.

Si tratta dello stesso uomo? Difficile stabilirlo: al momento non si hanno ulteriori immagini del presunto terrorista da sveglio: dal secondo interrogatorio in poi, infatti, le autorità russe hanno deciso di procedere a porte chiuse per tutelare la segretezza delle indagini e le identità dei quattro sospettati che avrebbero confessato tutti di aver preso parte alla strage.

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