Fino al decennio scorso, quando si pensava al terrorismo jihadista lo sguardo si volgeva verso il medio oriente. Del resto, la base principale di Al Qaeda era ubicata in Afghanistan e successivamente l'Isis ha preso piede tra Siria e Iraq. Adesso invece, quando si parla della piaga terroristica occorre riferirsi al continente africano. Qui i gruppi legati sia ad Al Qaeda che all'Isis stanno avanzando sempre di più e appaiono ramificati in Paesi quali Mali, Burkina Faso e Niger. Una notizia pessima anche sul fronte della sicurezza in Europa.
Il rapporto sul terrorismo jihadista del Global Terrorism Index
A certificare un allarme molto concreto per il Sahel e per l'Africa occidentale, è un documento pubblicato nei giorni scorsi dal Global Terrorism Index. Si tratta di un vero e proprio database che tiene in considerazione tutti gli attentati di matrice terroristica accaduti nel corso dell'anno passato. Una mole di dati tratti da rapporti della polizia, articoli di giornale, riscontri sui social.
La stima che più preoccupa l'Africa è quella relativa ai morti per mano del terrorismo che, in questa parte del pianeta, ha matrice jihadista. Secondo il rapporto effettuato dal Think tank con sede a Sydney, il 94% delle vittime è registrato nella macro area che abbraccia il Nord Africa, l'Africa occidentale, l'Asia meridionale e il medio oriente.
Ma a guidare la classifica è soprattutto l'Africa occidentale: qui sono state registrate nel 2023 il 59% dei morti per mano terroristica. Con un importante aumento nei Paesi del Sahel. Qui del resto i governi locali, retti in Mali, Niger e Burkina Faso da giunte militari, faticano a mantenere il controllo del territorio. Si stima ad esempo che il 50% del territorio burkinabé sia in mano agli estremistici islamici, tra affiliati ad Al Qaeda e affiliati all'Isis.
Allarme sicurezza in Europa
Non sono bastati dieci anni di operazioni militari, soprattutto a guida francese, per allontanare la minaccia del terrorismo in Africa. Anzi, il fallimento politico e militare di Parigi ha contribuito a rafforzare la jihad africana. E oggi i problemi sono anche per l'Europa. Il Sahel è più vicino di quanto si possa pensare ed è d qui che arriva la gran parte dei migranti diretti nel Vecchio Continente.
Anche se il terrorismo storicamente non ha mai sfruttato i canali migratori per far
approdare affiliati alla jihad in Europa, molti gruppi islamisti tuttavia si finanziano grazie al traffico di esseri umani. Rafforzandosi dunque e riuscendo ad avere più mezzi per colpire, sia a sud che a nord del Mediterraneo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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